Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano, Giacomo di Alfeo e Lebbeo, soprannominato Taddeo;

Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo,

Giuda, non l’Iscariota, gli disse: »Signore, come mai ti manifesterai a noi e non al mondo?«.

Giuda, servo di Gesú Cristo e fratello di Giacomo, ai chiamati che sono santificati in Dio Padre e custoditi in Cristo Gesú:

Allora uno dei dodici, di nome Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti,

E da quell’ora egli cercava l’opportunità di tradirlo.

Allora Giuda, che lo aveva tradito, vedendo che Gesú era stato condannato si pentí e riportò i trenta sicli d’argento ai capi dei sacerdoti e agli anziani,

Ed egli, gettati i sicli d’argento nel tempio, si allontanò e andò a impiccarsi.

Gesú rispose loro: »Non ho io scelto voi dodici? Eppure uno di voi è un diavolo«.

Or egli alludeva a Giuda Iscariota, figlio di Simone, perché egli stava per tradirlo, quantunque fosse uno dei dodici.

»Fratelli, era necessario che si adempisse questa Scrittura, che lo Spirito Santo predisse per bocca di Davide riguardo a Giuda, che fu la guida di coloro che arrestarono Gesú.

Egli dunque acquistò un campo col compenso dell’iniquità e, essendo caduto in avanti, si squarciò in mezzo, e tutte le sue viscere si sparsero.

E’ scritto infatti nel libro dei Salmi: »Divenga la sua abitazione deserta e non vi sia chi abiti in essa«, e: »Un altro prenda il suo ufficio«.