Or un giorno avvenne che, mentre egli insegnava, erano presenti, seduti, dei farisei e dei dottori della legge, i quali erano venuti da tutti i villaggi della Galilea, della Giudea e da Gerusalemme; e la potenza del Signore era con lui, per compiere guarigioni.

Allora quelli che erano a tavola con lui cominciarono a dire fra loro: »Chi è costui che perdona anche i peccati?«.

Or vi erano là seduti alcuni scribi i quali ragionavano in cuor loro:

»Perché mai costui parla in questo modo? Egli bestemmia. Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?«.

E chi bestemmia il nome dell’Eterno sarà messo a morte; tutta l’assemblea lo lapiderà. Straniero o nativo del paese, quando bestemmia il nome dell’Eterno, sarà messo a morte.

ponetegli di fronte due scellerati che depongano contro di lui, dicendo: »Tu hai bestemmiato DIO e il re«; poi conducetelo fuori, lapidatelo e così muoia«.

Bandirono il digiuno e fecero sedere Naboth davanti al popolo.

Poi mandarono a dire a Jezebel: »Naboth è stato lapidato ed è morto«.

Allora alcuni scribi, dicevano fra sè: »Costui bestemmia!«.

Allora il sommo sacerdote stracciò le sue vesti, dicendo: »Egli ha bestemmiato; quale bisogno abbiamo piú di testimoni? Ecco, ora avete udito la sua bestemmia.

I Giudei gli risposero, dicendo: »Noi non ti lapidiamo per nessuna opera buona, ma per bestemmia, e perché tu che sei uomo ti fai Dio«.

Allora istigarono degli uomini che dicessero: »Noi lo abbiamo udito pronunciare parole di bestemmia contro Mosé e contro Dio«.

Poi presentarono dei falsi testimoni che dicevano: »Quest’uomo non cessa di proferire parole di bestemmia contro questo santo luogo e contro la legge.

E l’Eterno passò davanti a lui e gridò: »L’Eterno, l’Eterno Dio, misericordioso e pietoso, lento all’ira, ricco in benignità e fedeltà,

che usa misericordia a migliaia, che perdona l’iniquità, la trasgressione e il peccato ma non lascia il colpevole impunito, e che visita l’iniquità dei padri sui figli e sui figli dei figli fino alla terza e alla quarta generazione«.

Davanti a te ho riconosciuto il mio peccato, non ho coperto la mia iniquità. Ho detto: »Confesserò le mie trasgressioni all’Eterno«, e tu hai perdonato l’iniquità del mio peccato. (Sela)

Siano come pula al vento e l’angelo dell’Eterno li scacci.

Egli perdona tutte le tue iniquità e guarisce tutte le tue infermità,

Ma presso di te vi è perdono, affinché tu sia temuto.

Venite quindi e discutiamo assieme, dice l’Eterno, anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve; anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana.

Io, proprio io, sono colui che per amore di me stesso cancello le tue trasgressioni e non ricorderò piú i tuoi peccati.

Ho cancellato le tue trasgressioni come una densa nube, e i tuoi peccati come una nuvola; torna a me, perché io ti ho redento«.

Al Signore nostro DIO appartengono la misericordia e il perdono, perché ci siamo ribellati contro di lui,

O Signore, ascolta; Signore, perdona; Signore, presta attenzione e opera. Non indugiare, per amor di te stesso, o mio DIO, perché il tuo nome è invocato sulla tua città e sul tuo popolo«.

Egli avrà nuovamente compassione di noi, calpesterà le nostre iniquità. Tu getterai in fondo al mare tutti i nostri peccati.

Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio è colui che li giustifica.