Ed essi ragionavano fra loro, dicendo: »Se diciamo dal cielo, egli ci dirà: »Perché dunque non gli avete creduto?«.

Ed essi ragionavano fra loro, dicendo: »è perché non abbiamo preso del pane«.

Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?«. Ed essi ragionavano tra loro dicendo: »Se diciamo dal cielo, ci dirà: »Perché dunque non gli credeste?«

Perché tumultuano le nazioni, e i popoli tramano cose vane?

dicendo: »Rompiamo i loro legami e sbarazziamoci delle loro funi«.

Allora parlerà loro nella sua ira, e nel suo grande sdegno li spaventerà,

Lo costituirò pure mio primogenito, il piú eccelso dei re della terra.

dicendo: »Dov’è il re dei Giudei che è nato? Poiché noi abbiamo visto la sua stella in oriente e siamo venuti per adorarlo«.

E, radunati tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi, del popolo, s’informò da loro dove doveva nascere il Cristo.

"E tu, Betlemme terra di Giuda, non sei certo la minima fra i principi di Giuda, perché da te uscirà un capo, che pascerà il mio popolo Israele"«.

E, mandandoli a Betlemme, disse loro »Andate e domandate diligentemente del bambino, e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, affinché io pure venga ad adorarlo«.

Quando essi videro la stella, si rallegrarono di grandissima gioia.

Quindi, divinamente avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.

Egli dunque, destatosi, prese il bambino e sua madre di notte, e si rifugiò in Egitto.

Allora Erode, vedendosi beffato dai magi, si adirò grandemente e mandò a far uccidere tutti i bambini che erano in Betlemme e in tutti i suoi dintorni, dall’età di due anni in giú, secondo il tempo del quale si era diligentemente informato dai magi.

E se siamo figli, siamo anche eredi, eredi di Dio e coeredi di Cristo, se pure soffriamo con lui per essere anche con lui glorificati.

in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo di suo Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, per mezzo del quale ha anche fatto l’universo.

In quello stesso momento, i capi dei sacerdoti e gli scribi, cercarono di mettergli le mani addosso, perché avevano compreso che aveva raccontato quella parabola per loro, ma temettero il popolo.

Ogni giorno egli insegnava nel tempio. E i capi dei sacerdoti, gli scribi e i capi del popolo cercavano di farlo morire.

Ed i capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano come farlo morire, poiché temevano il popolo.

Essi lo scorsero da lontano e, prima che fosse loro vicino, complottarono contro di lui per ucciderlo.

Ora dunque venite, uccidiamolo e gettiamolo in un pozzo; diremo poi che una bestia feroce lo ha divorato; così vedremo che ne sarà dei suoi sogni«.

E il governatore, replicando, disse loro: »Quale dei due volete che vi liberi?«. Essi dissero: »Barabba!«.

Ma il governatore disse: »Eppure, che male ha fatto?«. Ma essi gridavano ancora piú forte: »Sia crocifisso!«.

E tutto il popolo rispondendo disse: »Sia il suo sangue sopra di noi e sopra i nostri figli!«.

Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono a il sinedrio e dicevano: »Che facciamo? Quest’uomo fa molti segni.

Ma uno di loro, Caiafa, che era sommo sacerdote in quell’anno, disse loro: »Voi non capite nulla;

egli, dico, secondo il determinato consiglio e prescienza di Dio, vi fu dato nelle mani e voi lo prendeste, e per mani di iniqui lo inchiodaste alla croce e lo uccideste,

e uccideste l’autore della vita, che Dio ha risuscitato dai morti e del quale noi siamo testimoni!