Quando gli apostoli ritornarono, raccontarono a Gesú tutte le cose che avevano fatto. Allora egli li prese con sé e si ritirò in disparte in un luogo deserto di una città, detta Betsaida.

Così i giovani di Davide ripresero la loro strada, tornarono indietro e andarono a riferire tutte queste parole.

Allora i suoi discepoli, accostatisi, gli dissero: »Sai tu che a sentire queste parole i farisei si sono scandalizzati?«.

Ora gli altri servi, visto quanto era accaduto, ne furono grandemente rattristati e andarono a riferire al loro padrone tutto ciò che era accaduto.

Ubbidite ai vostri conduttori e sottomettetevi a loro, perché essi vegliano sulle anime vostre, come chi ha da renderne conto, affinché facciano questo con gioia e non sospirando, perché ciò non vi sarebbe di alcun vantaggio.

Perché io vi dico che nessuno di quegli uomini che erano stati invitati gusterà la mia cena"«.

Sottomettetevi al Figlio, perché non si adiri e non periate per via, perché la sua ira può accendersi in un momento. Beati tutti coloro che si rifugiano in lui.

Il re allora, udito ciò, si adirò e mandò i suoi eserciti per sterminare quegli omicidi e per incendiare la loro città.

Disse quindi ai suoi servi: »Le nozze sono pronte, ma gl’invitati non ne erano degni.

come scamperemo noi, se trascuriamo una cosí grande salvezza? Questa, dopo essere stata inizialmente annunziata dal Signore, è stata confermata a noi da coloro che l’avevano udita,

Guardate di non rifiutare colui che parla, perché se non scamparono quelli che rifiutarono di ascoltare colui che promulgava gli oracoli sulla terra, quanto meno scamperemo noi, se rifiutiamo di ascoltare colui che parla dal cielo,

la cui voce scosse allora la terra, ma che ora ha fatto questa promessa, dicendo: »Ancora una volta io scuoterò non solo la terra, ma anche il cielo«.

Poi vidi nel cielo un altro segno grande e meraviglioso: sette angeli che avevano le ultime sette piaghe, perché con esse si compie l’ira di Dio.

e cantavano il cantico di Mosè, servo di Dio, e il cantico dell’Agnello, dicendo: »Grandi e meravigliose sono le tue opere, o Signore, Dio onnipotente; giuste e veraci sono le tue vie, o Re delle nazioni.

E dopo queste cose, io vidi, ed ecco aprirsi nel cielo il tempio del tabernacolo, della testimonianza.

Uno dei quattro esseri viventi diede ai sette angeli sette coppe d’oro, piene dell’ira di Dio, che vive nei secoli dei secoli.

Dalla sua bocca usciva una spada acuta per colpire con essa le nazioni; egli governerà con uno scettro di ferro ed egli stesso pigerà il tino del vino della furente ira di Dio onnipotente.

e che nel suo nome si predicasse il ravvedimento e il perdono dei peccati a tutte le genti, cominciando da Gerusalemme.

La sapienza grida per le vie, fa sentire la sua voce per le piazze;

»Fino a quando, o semplici, amerete la semplicioneria, e gli schernitori prenderanno gusto a schernire e gli stolti avranno in odio la conoscenza?

Poiché ho chiamato e voi avete rifiutato, ho steso la mia mano e nessuno vi ha fatto attenzione,

Essa sta in piedi in cima alle alture, lungo la strada, agli incroci delle vie;

»Mi rivolgo a voi, o uomini, e la mia voce è indirizzata ai figli dell’uomo.

Ha mandato fuori le sue ancelle; dai luoghi piú elevati della città essa grida:

Andate attorno per le vie di Gerusalemme: guardate e rendetevi conto, e cercate per le sue piazze se trovate un uomo, se ce n’è uno solo che pratichi la giustizia, che cerchi la verità, e io la perdonerò.

Allora mi misi a pascere le pecore destinate al macello, precisamente le piú misere del gregge. Presi quindi per me due bastoni: uno lo chiamai »Grazia« e l’altro lo chiamai »Legami« e mi misi a pascere il gregge.

In quello stesso giorno fu annullato. Cosí le pecore piú misere del gregge che mi osservavano, riconobbero che quella era la parola dell’Eterno.

»Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli e rivolgendosi al primo disse »Figlio, va’ oggi a lavorare nella mia vigna«.

Poi, rivoltosi al secondo gli disse la stessa cosa. Ed egli rispose e disse: »Sí, lo farò signore ma non vi andò.

Ora, molti Samaritani di quella città credettero in lui, a motivo della parola che la donna aveva attestato: »Egli mi ha detto tutte le cose che io ho fatto«.

E molti di piú credettero a motivo della sua parola.

Perciò i farisei risposero loro: »Siete stati sedotti anche voi?

Ma questa plebaglia, che non conosce la legge, è maledetta«.

Poi Gesú disse: »lo sono venuto in questo mondo per fare un giudizio, affinché quelli che non vedono vedano e quelli che vedono diventino ciechi«.

Coloro dunque che furono dispersi andavano attorno, annunziando la parola

E le folle, con una sola mente, prestavano attenzione alle cose dette da Filippo, udendo e vedendo i miracoli che egli faceva.

Ascoltate, fratelli miei carissimi, non ha Dio scelto i poveri del mondo, perché siano ricchi in fede ed eredi del regno che egli ha promesso a coloro che lo amano?

E lo Spirito e la sposa dicono: »Vieni!«. E chi ode dica: »Vieni«. E chi ha sete, venga; e chi vuole, prenda in dono dell’acqua della vita.

Ma quando fai un banchetto, chiama i mendicanti, i mutilati, gli zoppi, i ciechi;

E Gesú, rispondendo, disse loro: »Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi recuperano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono mondati, i sordi odono, i morti risuscitano, e l’evangelo è annunziato ai poveri.

E beato è colui che non si scandalizza di me!«.

Egli solleva il misero dalla polvere e tira fuori il povero dal letame, per farli sedere con i principi e far loro ereditare un trono di gloria; poiché le colonne della terra appartengono all’Eterno, e su di esse egli ha poggiato il mondo.

Egli rialza il misero dalla polvere e solleva il bisognoso dalla spazzatura.

per farlo sedere coi principi, coi principi del suo popolo.

I ciechi riacquistano la vista e gli zoppi camminano, i lebbrosi sono mondati e i sordi odono; i morti risuscitano e l’evangelo è annunziato ai poveri.

Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo.

perché i miei lombi sono pieni d’infiammazione, e non vi è nulla di sano nella mia carne.

Le tue corde sono allentate, non tengono saldamente l’albero e non spiegano piú le vele. Allora si spartirà la preda di un ricco bottino; gli zoppi stessi prenderanno parte al saccheggio.

allora lo zoppo salterà come un cervo e la lingua del muto griderà di gioia, perché sgorgheranno acque nel deserto e torrenti nella solitudine.