Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini?«.

Ed essi ragionavano fra loro, dicendo: »Se diciamo dal cielo, egli ci dirà: »Perché dunque non gli avete creduto?«.

Egli aveva loro detto: »Ecco il riposo: fate riposare lo stanco; questo è il refrigerio!«. Ma essi non vollero ascoltare.

Cosí la parola dell’Eterno è stata per loro precetto su precetto, precetto su precetto, regola su regola, regola su regola, un po’ qui, un po’ là, perché andassero a cadere all’indietro, fossero fatti a pezzi, presi al laccio e catturati.

Ogni visione profetica è divenuta per voi come le parole di un libro sigillato che si dà a uno che sappia leggere, dicendo: »Ti prego, leggi questo!«, ma egli risponde: »Non posso, perché è sigillato!«.

Oppure come un libro che si dà a uno che non sa leggere, dicendo: »Ti prego, leggi questo!«, ma egli risponde: »Non so leggere«.

Perciò dissi: »Essi sono certamente poveri, sono insensati perché non conoscono la via dell’Eterno, la legge del loro DIO.

Andrò quindi dai grandi e parlerò loro, perché essi conoscono la via dell’Eterno, la legge del loro DIO«. Ma anch’essi insieme hanno spezzato il giogo e hanno rotto i legami.

A chi parlerò e chi riprenderò perché ascolti? Ecco, il loro orecchio e incirconciso, e sono incapaci di prestare attenzione; ecco, la parola dell’Eterno è diventata per loro oggetto di disprezzo e non vi trovano piú alcun piacere.

Cosí dice l’Eterno: »Fermatevi sulle vie e guardate e domandate dei sentieri antichi, dove sia la buona strada, e camminate in essa; cosí troverete riposo per le anime vostre«. Ma essi rispondono: »Non cammineremo in essa«.

»Ho posto su di voi delle sentinelle: Fate attenzione al suono della tromba!«. Ma essi rispondono: »Non faremo attenzione«.

Ma essi, non curandosene, se ne andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari.

E gli altri, presi i suoi servi, li oltraggiarono e li uccisero.

Egli è venuto in casa sua, e i suoi non lo hanno ricevuto,

Ma voi non volete venire a me per avere la vita.

Ma i Giudei, vedendo la folla, furono ripieni d’invidia e si opponevano alle cose dette da Paolo, contraddicendo e bestemmiando.

Allora Paolo e Barnaba, parlando con franchezza, dissero: »Era necessario che fosse annunziata a voi per primi la parola di Dio; ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna ecco, noi ci rivolgiamo ai gentili.

Quando Sila e Timoteo giunsero dalla Macedonia Paolo era spinto dallo Spirito a testimoniare ai Giudei, che Gesú, era il Cristo.

Ma poiché essi contrastavano e bestemmiavano, egli scosse le sue vesti e disse loro: »Il vostro sangue ricada sul vostro capo io sono libero da ogni colpa; da ora in poi andrò ai gentili«.

Or essendo in disaccordo gli uni con gli altri, se ne andarono, ma non prima che Paolo avesse detto queste precise parole: »Lo Spirito Santo ben parlò ai nostri padri per mezzo del profeta Isaia,

infatti il cuore di questo popolo si è indurito, e sono diventati duri di orecchi e hanno chiuso gli occhi, affinché non vedano con gli occhi e non odano con gli orecchi, e non intendano col cuore e non si convertano, ed io non li guarisca".

E la parte che è caduta fra le spine sono coloro che hanno udito la parola; ma, strada facendo, sono soffocati dalle sollecitudini, dalle ricchezze e dai piaceri di questa vita, e non giungono a maturità.

E, come avvenne ai giorni di Noé, cosí avverrà anche nei giorni del Figlio dell’uomo.

Lo stesso avvenne anche ai giorni di Lot: la gente mangiava, beveva, comperava, vendeva, piantava ed edificava;

Cosí sarà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo sarà manifestato.

Allora Gesú, visto che si era molto rattristato, disse »Quanto è difficile per coloro che hanno delle ricchezze entrare nel regno di Dio!

Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio, le persone mangiavano, bevevano, si sposavano ed erano date in moglie, fino a quando Noè entrò nell’arca;

e non si avvidero di nulla, finché venne il diluvio e li portò via tutti; cosí sarà pure alla venuta del Figlio dell’uomo.

Ma coloro che vogliono arricchirsi cadono nella tentazione, nel laccio e in molte passioni insensate e nocive, che fanno sprofondare gli uomini nella rovina e nella distruzione.

L’avidità del denaro infatti è la radice di tutti i mali e, per averlo grandemente desiderato, alcuni hanno deviato dalla fede e si sono procurati molti dolori.

e distoglieranno le orecchie dalla verità per rivolgersi alle favole.

perché Dema mi ha lasciato, avendo amato il mondo presente, e se n’è andato a Tessalonica; Crescente è andato in Galazia e Tito in Dalmazia.

e non vi sia alcun fornicatore o profano, come Esaù, che per una vivanda vendette il suo diritto di primogenitura.

Non amate il mondo, né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui.

perché tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e l’orgoglio della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo.