Poi disse di nuovo: »A che paragonerò il regno di Dio?

Allora il Signore disse: »A che cosa dunque paragonerò gli uomini di questa generazione? E a chi somigliano?

Come potrò esortarti? A che cosa ti rassomiglierò, o figlia di Gerusalemme? Che cosa paragonerò a te per consolarti, o vergine figlia di Gerusalemme? Poiché la tua rovina è grande come il mare; chi potrà guarirti?

Egli propose loro un’altra parabola, dicendo: »Il regno dei cieli è simile a un granello di senape che un uomo prende e semina nel suo campo.

né si dirà: »Eccolo quí« o: »Eccolo là«, poiché, ecco, il regno di Dio è dentro di voi«.

Disse ancora: »Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme in terra.

Disse ancora: »A che cosa paragoneremo il regno di Dio? O con quale parabola lo rappresenteremo?

ma, dopo che è stato seminato, cresce e diventa il piú grande di tutte le erbe, e mette rami cosí grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi sotto la sua ombra«.

E non parlava loro senza parabole; ma in privato ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.