Efraim dirà: Che ho piú a che fare con gli idoli? Io lo esaudirò e mi prenderò cura di lui. Io sono come un verdeggiante cipresso; il tuo frutto viene da me«.
Or alcuni itineranti esorcisti Giudei tentarono di invocare il nome del Signore Gesú su coloro che avevano gli spiriti maligni, dicendo: »Vi scongiuriamo per Gesú, che Paolo predica!«.
Quando vide Gesú, lanciò un grido, gli si gettò ai piedi e disse a gran voce: »Che vi è fra me e te, o Gesú, Figlio del Dio Altissimo? Ti prego, non tormentarmi!«.
Poiché dunque i figli hanno in comune la carne e il sangue, similmente anchegli ebbe in comune le stesse cose, per distruggere, mediante la sua morte colui che ha limpero della morte, cioè il diavolo,
Se Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li cacciò nel tartaro tenendoli in catene di tenebre infernali, per esservi custoditi per il giudizio;
Chiunque commette il peccato è dal diavolo, perché il diavolo pecca dal principio; per questo è stato manifestato il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo.
Egli ha pure rinchiuso nelle tenebre dellinferno con catene eterne, per il giudizio del gran giorno, gli angeli che non conservarono il loro primiero stato ma che lasciarono la loro propria dimora.
Perciò rallegratevi, o cieli, e voi che abitate in essi. Ma guai a voi, abitanti della terra e del mare, perché il diavolo è sceso a voi con grande ira, sapendo di aver poco tempo«.
Poi vidi un angelo che scendeva dal cielo e che aveva la chiave dellAbisso e una gran catena in mano.
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Egli prese il dragone, il serpente antico, che è il diavolo e Satana, e lo legò per mille anni,
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poi lo gettò nellabisso che chiuse e sigillò sopra di lui, perché non seducesse piú le nazioni finché fossero compiuti i mille anni, dopo i quali dovrà essere sciolto per poco tempo.