Psaumes 66:16
Venite e ascoltate, voi tutti che temete DIO, e io vi racconterò quel che egli ha fatto per l’anima mia.
Esaïe 38:9-20
9
Scritto di Ezechia, re di Giuda, quando cadde ammalato e guarí dalla sua malattia.
10
Io dicevo: »Al culmine dei miei giorni me ne andrò alle porte dello Sceol; sono privato del resto dei miei anni«.
11
Dicevo: »Non vedrò piú l’Eterno, sí, l’Eterno, sulla terra dei viventi; fra gli abitanti del mondo dei trapassati non vedrò piú alcun uomo.
12
La mia dimora terrena è divelta e portata via lontano da me, come una tenda di pastori. Ho arrotolato la mia vita come un tessitore. Egli mi recide dalla trama; dal giorno alla notte porrai termine alla mia vita.
13
Ho calmato me stesso fino al mattino; come un leone, cosí egli spezza tutte le mie ossa; dal giorno alla notte porrai termine alla mia vita.
14
Stridevo come una gru o una rondine, gemevo come una colomba, i miei occhi erano stanchi di guardare in alto. O Eterno, sono oppresso; sii tu il mio garante.
15
Che dirò? Egli mi ha parlato ed egli stesso ha fatto questo. Io camminerò lentamente durante tutti i miei anni, nell’amarezza della mia anima.
16
O Signore, mediante queste cose si vive, e in tutte queste cose sta la vita del mio spirito; perciò guariscimi e rendimi la vita!
17
Ecco, è per la mia pace che ho provato grande amarezza, ma nel tuo amore hai liberato la mia anima dalla fossa della corruzione, perché hai gettato dietro le tue spalle tutti i miei peccati.
18
Poiché lo Sceol non può lodarti, la morte non può celebrarti, quelli che scendono nella fossa non possono piú sperare nella tua fedeltà.
19
Il vivente, il vivente è quello che ti loda, come faccio io quest’oggi, il padre farà conoscere ai figli la tua fedeltà.
20
L’Eterno mi salverà, e noi canteremo i miei cantici con gli strumenti a corda, tutti i giorni della nostra vita nella casa dell’Eterno«.
Daniel 4:1-3
1
»Il re Nebukadnetsar a tutti i popoli, a tutte le nazioni e lingue, che abitano su tutta la terra: La vostra pace sia grande.
2
Mi è sembrato bene di far conoscere i segni e i prodigi che il Dio Altissimo ha fatto per me.
3
Quanto grandi sono i suoi segni e quanto potenti i suoi prodigi! Il suo regno è un regno eterno e il suo dominio dura di generazione in generazione.
Daniel 4:37-3
Daniel 6:25-27
25
Allora il re Dario scrisse a tutti i popoli, nazioni e lingue che abitavano su tutta la terra: »La vostra pace sia grande!
26
Io decreto che in tutto il dominio del mio regno si tremi e si tema davanti al Dio di Daniele, perché egli è il Dio vivente, che sussiste in eterno. Il suo regno non sarà mai distrutto e il suo dominio non avrà mai fine.
27
Egli libera, salva, e opera segni e prodigi in cielo e sulla terra; è lui che ha liberato Daniele dal potere dei leoni«.
Jonas 2:1-10
1
(2:2) Allora Giona pregò l’Eterno, il suo DIO, dal ventre del pesce e disse:
2
(2:3) »Nella mia sventura ho gridato all’Eterno ed egli mi ha risposto dal grembo dello Sceol, ho gridato e tu hai udito la mia voce.
3
(2:4) Mi hai gettato in un luogo profondo, nel cuore dei mari, la corrente mi ha circondato e tutti i tuoi flutti e le tue onde mi sono passati sopra.
4
(2:5) Allora ho detto: Sono stato scacciato dalla tua presenza. Eppure guarderò ancora verso il tuo santo tempio.
5
(2:6) Le acque mi hanno circondato fino all’anima, l’abisso mi ha avvolto, le alghe si sono avvolte intorno al mio capo.
6
(2:7) Sono disceso fino alle fondamenta dei monti, la terra chiuse le sue sbarre dietro a me per sempre, ma tu hai fatto risalire la mia vita dalla fossa, o Eterno, mio DIO.
7
(2:8) Quando la mia anima veniva meno dentro di me, mi sono ricordato dell’Eterno, e la mia preghiera è giunta fino a te, nel tuo santo tempio.
8
(2:9) Quelli che riguardano alle vanità bugiarde abbandonano la fonte stessa della loro grazia.
9
(2:10) Ma io con voci di lode ti offrirò sacrifici a e adempirò i voti che ho fatto. La salvezza, appartiene all’Eterno«.
10
(2:11) Allora l’Eterno parlò al pesce e il pesce vomitò Giona sull’asciutto.
Jean 4:29
»Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che io ho fatto; non sarà forse lui il Cristo?«.
Actes 22:1-21
1
»Fratelli e padri, ascoltate ciò che ora vi dico a mia difesa«.
2
Nell’udire che parlava loro in lingua ebraica, fecero ancor piú silenzio. Poi disse:
3
»In verità io sono un Giudeo, nato in Tarso di Cilicia e allevato in questa città ai piedi di Gamaliele, educato nella rigorosa osservanza della legge dei padri, pieno di zelo di Dio, come oggi lo siete voi tutti;
4
io ho perseguitato fino alla morte questa Via, legando e mettendo in prigione uomini e donne,
5
come mi sono testimoni il sommo sacerdote e tutto il sinedrio, degli anziani, dai quali avendo anche ricevuto lettere per i fratelli, mi recavo a Damasco per condurre prigionieri a Gerusalemme anche quelli che erano là, perché fossero puniti.
6
Or avvenne che, mentre io ero in cammino e mi avvicinavo a Damasco, intorno a mezzogiorno, all’improvviso una gran luce dal cielo mi folgorò d’intorno.
7
Ed io caddi a terra e udii una voce che mi diceva: »Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?«.
8
Io risposi: »Chi sei, Signore?« Egli mi disse: »Io sono Gesú il Nazareno, che tu perseguiti«.
9
Or quelli che erano con me videro sí la luce e furono spaventati, ma non udirono la voce di colui che mi parlava.
10
Io dissi: »Signore, che devo fare?« Il Signore mi disse: »Alzati e va’ a Damasco, là ti sarà annunziato tutto quello che ti è ordinato di fare«
11
Ora, siccome io non vedevo nulla per lo splendore di quella luce, fui condotto per mano da quelli che erano con me, e cosí entrai a Damasco.
12
Or un certo Anania, uomo pio secondo la legge, di cui tutti i Giudei che abitavano a Damasco rendevano buona testimonianza,
13
venne da me e, standomi vicino, mi disse: »Fratello Saulo, ricupera la vista«. In quell’istante io ricuperai la vista e lo guardai.
14
Poi aggiunse: »Il Dio dei nostri padri ti ha preordinato a conoscere la sua volontà, a vedere il Giusto e a udire una voce dalla sua bocca.
15
Perché tu gli devi essere testimone presso tutti gli uomini delle cose che hai visto e udito.
16
Ed ora che aspetti? Alzati e sii battezzato e lavato dai tuoi peccati, invocando il nome del Signore".
17
Or avvenne che, quando ritornai a Gerusalemme e stavo pregando nel tempio, fui rapito in estasi,
18
e vidi il Signore che mi diceva: »Affrettati ed esci presto da Gerusalemme, perché essi non riceveranno la tua testimonianza intorno a me«.
19
Allora io dissi: »Signore, loro stessi sanno che incarceravo e battevo da una sinagoga all’altra quelli che credevano in te;
20
quando si versava il sangue di Stefano, tuo martire, anch’io ero presente, acconsentivo alla sua morte e custodivo le vesti di coloro che lo uccidevano.
21
Ma egli mi disse: »Va’ perché io ti manderò lontano tra i gentili?«.
Actes 26:4-29
4
Ora quale sia stato il mio modo di vivere fin dalla giovinezza, che ho trascorsa interamente a Gerusalemme in mezzo al mio popolo, tutti i Giudei lo sanno.
5
Essi mi hanno conosciuto fin d’allora e possono testimoniare, se lo vogliono che son vissuto come fariseo, secondo la piú rigida setta della nostra religione.
6
Ed ora mi trovo in giudizio per la speranza della promessa fatta da Dio ai nostri padri,
7
quella promessa che le nostre dodici tribú, che servono Dio con fervore giorno e notte, sperano di ottenere; per questa speranza, o re Agrippa, io sono accusato dai Giudei.
8
Perché mai ritenete incredibile che Dio risusciti i morti?
9
Io stesso ritenni essere mio dovere far molte cose contro il nome di Gesú il Nazareno.
10
E questo è ciò che feci in Gerusalemme, avendone ricevuto l’autorità dai capi dei sacerdoti, rinchiusi nelle prigioni molti santi e, quando erano messi a morte, io davo il mio assenso.
11
E spesse volte, andando da una sinagoga all’altra, li costrinsi a bestemmiare e, grandemente infuriato contro di loro, li perseguitai fin nelle città straniere.
12
Mentre ero impegnato in questo e stavo andando a Damasco con l’autorizzazione e i pieni poteri dei capi dei sacerdoti,
13
a mezzogiorno, o re, sulla strada io vidi una luce dal cielo piú splendente del sole, sfolgorare intorno a me e a quelli che viaggiavano con me.
14
Essendo noi tutti caduti a terra, udii una voce che mi parlava e mi disse in lingua ebraica: »Saulo, Saulo, perché mi perseguiti? Ti è duro recalcitrare contro i pungoli«.
15
Io dissi: »Chi sei tu, Signore?«. Egli disse: »Io sono Gesú, che tu perseguiti.
16
Ma alzati e stà in piedi, perché per questo ti sono apparso: per costituirti ministro e testimone delle cose che tu hai visto e di quelle per le quali io ti apparirò,
17
liberandoti dal popolo e dai gentili, ai quali ora ti mando,
18
per aprir loro gli occhi e convertirli dalle tenebre alla luce e dalla potestà di Satana a Dio, affinché ricevano mediante la fede in me il perdono dei peccati e un’eredità tra i santificati
19
Perciò, o re Agrippa, io non sono stato disubbidiente alla celeste visione.
20
Ma prima a quelli in Damasco, poi a Gerusalemme. in tutta la regione della Giudea e ai gentili, ho annunziato di ravvedersi e di convertirsi a Dio, facendo opere degne di ravvedimento.
21
Per queste cose i Giudei, dopo avermi preso nel tempio tentarono di uccidermi.
22
Ma, per l’aiuto ottenuto da Dio fino a questo giorno ho continuato a testimoniare a piccoli e grandi, non dicendo nient’altro se non ciò che i profeti e Mosé dissero che doveva avvenire,
23
cioè: che il Cristo avrebbe sofferto e che, essendo il primo a risuscitare dai morti, avrebbe annunziato la luce al popolo e ai gentili«.
24
Ora, mentre Paolo diceva queste cose a sua difesa, Festo disse ad alta voce: »Paolo, tu farnetichi; le molte lettere ti fanno uscire di senno«.
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Ma egli disse: »Io non farnetico, eccellentissimo Festo, ma proferisco parole di verità e di buon senno.
26
Infatti il re, al quale parlo con franchezza, è ben informato su queste cose, poiché sono convinto che nessuna di queste cose gli sia sconosciuta, perché tutto questo non è stato fatto in segreto.
27
O re Agrippa, credi ai profeti? Io so che ci credi«.
28
Allora Agrippa disse a Paolo: »Ancora un po’ e mi persuadi a diventare cristiano«.
29
Paolo disse: »Volesse Dio che in poco o molto tempo non solo tu, ma anche tutti quelli che oggi mi ascoltano, diventaste tali, quale sono io, all’infuori di queste catene«.