Quelli che cercano la mia vita mi tendono lacci, e quelli che cercano di farmi del male parlano di rovina e meditano inganni tutto il giorno.

Essi distorcono continuamente le mie parole; tutti i loro pensieri sono volti a farmi del male.

Si riuniscono insieme, stanno in agguato; spiano i miei passi, aspettando di prendere la mia vita.

I superbi hanno nascosto per me un laccio e corde, mi hanno teso una rete ai margini del sentiero, hanno disposto tranelli per me. (Sela)

che condannano un uomo per una parola, che tendono tranelli a chi giudica alla porta, pervertono il diritto del giusto per un nulla.

Poi essi dissero: »Venite e ordiamo congiure contro Geremia, perché la legge non verrà meno al sacerdote né il consiglio al savio né la parola al profeta. Venite, colpiamolo con la lingua e non prestiamo attenzione ad alcuna delle sue parole«.

Allora i farisei, allontanatisi, si consigliarono sul modo di coglierlo in fallo nelle parole,

E gli mandarono i propri discepoli, con gli erodiani, per dirgli: »Maestro, noi sappiamo che tu sei verace e che insegni la via di Dio in verità, senza preoccuparti del giudizio di alcuno, perché tu non riguardi all’apparenza delle persone.

tendendogli tranelli, per coglierlo in fallo e poterlo accusare per qualche sua parola.

Essi lo osservavano attentamente e gli mandarono degli istigatori che, fingendosi giusti, lo sorprendessero in fallo in un suo discorso, per poi consegnarlo al potere e all’autorità del governatore.

Ci è lecito pagare il tributo a Cesare o no?«.

Mostratemi un denaro: di chi è l’immagine e l’iscrizione che porta?«. Ed essi, rispondendo, dissero: »Di Cesare«.

E cosí non poterono coglierlo in fallo nel suo discorso davanti al popolo e, meravigliati della sua risposta, tacquero.

E i farisei, usciti, tennero subito consiglio con gli erodiani contro di lui come farlo morire.

Ed egli li ammoniva, dicendo: »State attenti, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!«.

E Gesú disse loro: »State attenti e guardatevi dal lievito dei farisei e dei sadducei!«.