E grandi folle si accostarono a lui, recando con sé zoppi, ciechi, muti, storpi e molti altri; li deposero ai piedi di Gesú ed egli li guarí.

Tanto che le folle si meravigliavano, nel vedere che i muti parlavano, gli storpi erano guariti, gli zoppi camminavano e i ciechi vedevano; e glorificavano il Dio d’Israele.

L’Eterno gli disse: »Chi ha fatto la bocca dell’uomo, o chi rende uno muto, sordo, vedente o cieco? Non sono, forse io, l’Eterno?

Or dunque va’, e io sarò con la tua bocca e ti insegnerò ciò che dovrai dire,

allora lo zoppo salterà come un cervo e la lingua del muto griderà di gioia, perché sgorgheranno acque nel deserto e torrenti nella solitudine.

E gli presentarono un sordo che parlava a stento, pregandolo di imporgli le mani.

Poi, alzati gli occhi al cielo, sospirò e gli disse: »Effata«, che vuol dire: »Apriti!«.

E Gesú ordinò loro di non dirlo a nessuno; ma quanto piú lo vietava loro, tanto piú essi lo divulgavano.

Or egli stava scacciando un demone che era muto; e avvenne che, quando il demone fu uscito, il muto parlò e le folle si meravigliarono.

Quando Eliseo, l’uomo di DIO, seppe che il re d’Israele si era stracciato le vesti, mandò a dire al re: »Perché ti sei stracciato le vesti? Costui venga da me e saprà che c’è un profeta in Israele«

Al maestro del coro. Per strumenti a corda. Salmo di Asaf. Cantico. In Giuda DIO è ben conosciuto, il suo nome è grande in Israele.

Tu hai operato fino al giorno d’oggi segni e prodigi nel paese d’Egitto, in Israele e in mezzo ad altri uomini, e ti sei fatto un nome come è quest’oggi.

Quando Gesú udí queste cose si meravigliò di lui e, rivolgendosi alla folla che lo seguiva, disse: »Io vi dico, che neppure in Israele ho trovato una fede cosí grande«.