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perché senza la legge, il peccato è morto. Ci fu un tempo in cui io vivevo senza la legge, ma essendo venuto il comandamento, il peccato prese vita ed io morii,
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e trovai che proprio il comandamento, che è in funzione della vita, mi era motivo di morte.
11
Infatti il peccato, colta loccasione per mezzo del comandamento, mi ingannò e mediante quello mi uccise.
12
Cosí, la legge è certamente santa, e il comandamento santo, giusto e buono.
13
Ciò che è buono è dunque diventato morte per me? Cosí non sia; anzi il peccato mi è diventato morte, affinché appaia che il peccato produce in me la morte per mezzo di ciò che è buono, affinché il peccato divenisse estremamente peccaminoso per mezzo del comandamento,
14
Infatti noi sappiamo che la legge è spirituale, ma io sono carnale, venduto come schiavo al peccato.
15
Giacché non capisco quel che faccio, perché non faccio quello che vorrei, ma faccio quello che odio.
16
Ora, se faccio ciò che non voglio, io riconosco che la legge è buona.
17
Quindi non sono piú io ad agire, ma è il peccato che abita in me.
18
Infatti io so che in me, cioè nella mia carne, non abita alcun bene, poiché ben si trova in me la volontà di fare il bene, ma io non trovo il modo di compierlo.
19
Infatti il bene che io voglio, non lo faccio; ma il male che non voglio, quello faccio.
20
Ora, se faccio ciò che non voglio, non sono piú io che lo faccio, ma è il peccato che abita in me.
21
Io scopro dunque questa legge: che volendo fare il bene, in me è presente il male.
22
Infatti io mi diletto nella legge di Dio secondo luomo interiore,
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ma vedo unaltra legge nelle mie membra, che combatte contro la legge della mia mente e che mi rende schiavo della legge del peccato che è nelle mie membra.
24
O miserabile uomo che sono! Chi mi libererà da questo corpo di morte?