Vegliate dunque, perché non sapete a che ora il vostro Signore verrà.

Perciò anche voi siate pronti, perché nell’ora che non pensate, il Figlio dell’uomo verrà«.

Beato quel servo che il suo padrone, quando egli tornerà, troverà facendo così.

Ma, se quel malvagio servo dice in cuor suo: »il mio padrone tarda a venire«

il padrone di quel servo verrà nel giorno in cui meno se l’aspetta e nell’ora che egli non sa;

»Or fate attenzione che talora i vostri cuori non siano aggravati da gozzoviglie da ubriachezza e dalle preoccupazioni di questa vita, e che quel giorno vi piombi addosso all’improvviso.

Vegliate dunque, pregando in ogni tempo, affinché siate ritenuti degni di scampare a tutte queste cose che stanno per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo«.

e diceva: »Ravvedetevi, perché il regno dei cieli è vicino!«

Egli propose loro un’altra parabola dicendo: »Il regno dei cieli è simile a un uomo, che seminò buon seme nel suo campo.

Egli propose loro un’altra parabola, dicendo: »Il regno dei cieli è simile a un granello di senape che un uomo prende e semina nel suo campo.

Il campo è il mondo, il buon seme sono i figli del regno, e la zizzania sono i figli del maligno,

»Di nuovo, il regno dei cieli è simile ad un tesoro nascosto in un campo, che un uomo, avendolo trovato. nasconde; e, per la gioia che ne ha, va, vende tutto ciò che ha e compera quel campo.

Ancora, il regno dei cieli è simile ad un mercante che va in cerca di belle perle.

Il regno dei cieli è pure simile ad una rete gettata in mare, che raccoglie ogni sorta di cose.

»Il regno dei cieli infatti è simile a un padrone di casa, che di buon mattino uscí per prendere a giornata dei lavoratori e mandarli nella sua vigna.

»Il regno dei cieli è simile a un re, il quale preparò le nozze di suo figlio.

Al tempo di questi re il Dio del cielo farà sorgere un regno, che non sarà mai distrutto; questo regno non sarà lasciato a un altro popolo, ma frantumerà e annienterà tutti quei regni, e sussisterà in eterno,

Ella sarà condotta al re in vesti ricamate, seguita dalle vergini sue compagne, che saranno presentate a te.

Per la fragranza dei tuoi gradevoli olii profumati il tuo nome è un olio profumato versato; per questo ti amano le fanciulle.

Io vi scongiuro, o figlie di Gerusalemme, se trovate il mio diletto, che gli direte? Ditegli che sono malata d’amore.

La sua bocca è la dolcezza stessa, sí, egli è attraente in tutto. Questo è il mio diletto, questo è il mio amico, o figlie di Gerusalemme.

Dov’è andato il tuo diletto, o la piú bella fra le donne? Dove si è recato il tuo diletto, perché lo possiamo cercare con te?

Ci sono sessanta regine e ottanta concubine, e fanciulle senza numero.

Ma la mia colomba, la mia perfetta, è unica; è l’unica di sua madre, la prescelta di colei che l’ha partorita. Le fanciulle l’hanno vista e l’hanno proclamata beata, sí, anche le regine e le concubine, e l’hanno lodata.

Or vi lodo, fratelli, perché vi ricordate di tutte le cose che provengono da me, e perché ritenete gli ordinamenti, come ve li ho trasmessi.

Essi sono quelli che non si sono contaminati con donne; sono infatti vergini. Essi sono quelli che seguono l’Agnello, dovunque egli va; essi sono stati riscattati fra gli uomini, per essere primizie a Dio e all’Agnello.

Cosí risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli«.

»I vostri lombi siano cinti e le vostre lampade accese.

E siate simili a coloro che aspettano il loro padrone quando ritorna dalle nozze, per aprirgli appena egli arriva e bussa.

affinché siate irreprensibili e integri, figli di Dio senza biasimo in mezzo ad una generazione ingiusta e perversa, fra la quale risplendete come luminari nel mondo, tenendo alta la parola della vita,

affinché nel giorno di Cristo abbia di che gloriarmi, per non aver corso invano né invano faticato.

Per il resto, mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno, e non solo a me, ma anche a tutti quelli che hanno amato la sua apparizione.

aspettando la beata speranza e l’apparizione della gloria del grande Dio e Salvatore nostro, Gesú Cristo,

Ma ritengo giusto, finché sono in questa tenda, di tenervi desti ricordandovi queste cose,

Ma farò in modo che, anche dopo la mia dipartita, voi possiate sempre ricordarvi di queste cose.

mentre aspettate e affrettate la venuta del giorno di Dio, a motivo del quale i cieli infuocati si dissolveranno e gli elementi consumati dal calore si fonderanno?

Ma noi, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e nuova terra nei quali abita la giustizia.

E Gesú disse loro: »Possono gli amici dello sposo essere in lutto mentre lo sposo è con loro? Ma verranno i giorni in cui lo sposo sarà loro tolto e allora digiuneranno.

»Il regno dei cieli è simile a un re, il quale preparò le nozze di suo figlio.

Figlie di re sono fra le tue dame d’onore, alla tua destra è la regina, adorna d’oro di Ofir.

e il re desidererà grandemente la tua bellezza; prostrati davanti a lui, perché egli è il tuo Signore.

Poiché il tuo creatore è il tuo sposo; il suo nome è l’Eterno degli eserciti, il tuo Redentore è il Santo d’Israele, chiamato DIO di tutta la terra.

Non sarai piú chiamata »Abbandonata« né la tua terra sarà piú detta »Desolazione« ma sarai chiamata »La mia delizia è in lei« e la tua terra »Maritata« perché l’Eterno trova piacere in te, e la tua terra avrà uno sposo.

Perciò, come un giovane sposa una vergine, i tuoi figli sposeranno te, e come lo sposo gioisce per la sposa cosí il tuo DIO gioirà per te.

E Gesú disse loro: »Possono forse gli amici dello sposo digiunare, mentre lo sposo è con loro? Per tutto il tempo che hanno lo sposo con loro, non possono digiunare.

Ma verranno i giorni in cui sarà loro tolto lo sposo, e allora in quei giorni digiuneranno.

Ed egli disse loro: »Potete voi far digiunare gli intimi amici dello sposo, mentre lo sposo è con loro?

Ma verranno i giorni in cui lo sposo sarà loro tolto e allora, in quei giorni, digiuneranno«.

Colui che ha la sposa è lo sposo, ma l’amico dello sposo, che è presente e l’ode, si rallegra grandemente alla voce dello sposo; perciò questa mia gioia è completa.

Io sono infatti geloso di voi della gelosia di Dio, perché vi ho fidanzati a uno sposo, per presentarvi a Cristo come una casta vergine.

Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei,

per far comparire la chiesa davanti a sé gloriosa, senza macchia o ruga o alcunché di simile, ma perché sia santa ed irreprensibile.

Nessuno infatti ebbe mai in odio la sua carne, ma la nutre e la cura teneramente, come anche il Signore fa con la chiesa,

»Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due diverranno una sola carne«.

Ma ciascuno di voi cosí ami la propria moglie come ama se stesso; e similmente la moglie rispetti il marito.

Rallegriamoci, giubiliamo e diamo a lui la gloria, perché sono giunte le nozze dell’Agnello e la sua sposa si è preparata.

E io, Giovanni, vidi la santa città, la nuova Gerusalemme, che scendeva dal cielo da presso Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo.

Poi venne uno dei sette angeli che avevano le sette coppe piene delle ultime sette piaghe, e parlò con me, dicendo: »Vieni, ti mostrerò la sposa, la moglie dell’Agnello«.