Eliseo vide ciò e si mise a gridare: »Padre mio, padre mio, carro d’Israele e sua cavalleria!«. Poi non lo vide piú. Allora afferrò le sue vesti e le stracciò in due pezzi.

Quando il re d’Israele li vide, disse ad Eliseo: »Padre mio, li devo uccidere? Li devo uccidere?«.

Or Eliseo si ammalò di quella malattia di cui doveva morire; perciò Joas re d’Israele, scese a trovarlo e pianse su lui, e, disse: »Padre mio, padre mio, carro d’Israele e sua cavalleria!«.

Permettetemi ora di parlare senza mostrare parzialità con alcuno e senza adulare alcuno;

perché io non so adulare, altrimenti il mio Fattore mi toglierebbe presto di mezzo«.

»Fratelli e padri, ascoltate ciò che ora vi dico a mia difesa«.

Perché anche se aveste diecimila educatori in Cristo, non avreste però molti padri, poiché io vi ho generato in Cristo Gesú, mediante l’evangelo.

Non riprendere aspramente un anziano, ma esortalo come un padre e i piú giovani come fratelli,

le donne anziane come madri, e le giovani come sorelle, in tutta castità.

Inoltre ben abbiamo avuto per correttori i nostri padri secondo la carne e li abbiamo rispettati; non ci sottometteremo molto di piú ora al Padre degli spiriti, per vivere?

Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno prima che gliele chiediate.

Voi dunque pregate in questa maniera: »Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome.

Poiché sono i gentili quelli che cercano tutte queste cose, il Padre vostro celeste, infatti, sa che avete bisogno di tutte queste cose.

»Un figlio onora il padre e un servo il suo signore. Se dunque io sono padre dov’è il mio onore? E se sono signore, dov’è il timore di me?«, dice l’Eterno degli eserciti a voi, sacerdoti, »che disprezzate il mio nome, eppure dite: »In che cosa abbiamo disprezzato il tuo nome?«.

Poiché tutti quelli che sono condotti dallo Spirito di Dio sono figli di Dio.

Lo Spirito stesso rende testimonianza al nostro spirito che noi siamo figli di Dio.

e sarò come un padre per voi, e voi sarete per me come figli e figlie, dice il Signore Onnipotente«.

Vedete quale amore il Padre ha profuso su di noi, facendoci chiamare figli di Dio. La ragione per cui il mondo non ci conosce è perché non ha conosciuto lui,