Jérémie 31:15
Cosí dice l’Eterno: »S’è udita una voce in Ramah, un lamento e un pianto amaro: Rachele, piange i suoi figli e rifiuta di essere consolata per i suoi figli, perchè non sono più«.
Jérémie 4:31
Poiché io odo un grido come di donna nelle doglie, un’angoscia come di donna al suo primo parto: è il grido della figlia di Sion che respira affannosamente e distende le sue mani, dicendo: »Guai a me! L’anima mia viene meno per gli assassini««.
Jérémie 9:17-21
17
Cosí dice l’Eterno degli eserciti: »Pensate a chiamare le lamentatrici: che vengano! Mandate a chiamare le piú brave: che vengano!
18
Si affrettino a elevare su di noi un lamento affinché i nostri occhi si sciolgano in lacrime e le nostre palpebre versino acqua«.
19
Poiché una voce di lamento si ode da Sion: »Come siamo devastati! Siamo grandemente confusi, perché dobbiamo lasciare il paese, perché hanno abbattuto le nostre dimore«.
20
Perciò ascoltate la parola dell’Eterno, o donne, e il vostro orecchio riceva la parola della sua bocca. Insegnate alle vostre figlie un lamento e ognuna insegni alla sua vicina un canto funebre.
21
Poiché la morte è salita per le nostre finestre, è entrata nei nostri palazzi per far sparire i bambini dalla strada e i giovani dalle piazze.
Ezechiel 2:10
Egli lo distese quindi davanti a me era scritto di dentro e di fuori e vi erano scritti lamenti, gemiti e guai.
Apocalypse 8:13
Poi vidi e udii un angelo che volava in mezzo al cielo e diceva a gran voce: »Guai, guai, guai a coloro che abitano sulla terra, a causa degli altri suoni di tromba che i tre angeli stanno per suonare«.
Génèse 35:16-20
16
Poi partirono da Bethel; mancava ancora un tratto di strada per arrivare ad Efrata, quando Rachele partorì. Ella ebbe un travaglio difficile;
17
e durante il difficile travaglio per partorire la levatrice le disse: »Non temere, perché anche questa volta hai un figlio«.
18
E mentre l’anima la lasciava (perché morì), gli pose nome Ben-Oni, ma il padre lo chiamò Beniamino.
19
Così Rachele morì; e fu sepolta sulla via di Efrata, (cioè di Betlemme).
20
E Giacobbe eresse sulla sua tomba una stele. la stele sulla tomba di Rachele che esiste ancora oggi.
Génèse 37:30
Poi tornò dai suoi fratelli e disse: Il fanciullo non c’è piú; e io, dove andrò io?«.
Génèse 37:33-35
33
Ed egli la riconobbe e disse: »la veste di mio figlio; lo ha divorato una bestia feroce; certamente Giuseppe è stato sbranato«.
34
Giacobbe allora si stracciò le vesti, si mise un cilicio ai fianchi e fece cordoglio di suo figlio per molti giorni.
35
E tutti i suoi figli e tutte le sue figlie vennero a consolarlo; ma egli rifiutò di essere consolato e disse: »Io scenderò nello Sceol da mio figlio facendo cordoglio«. Così suo padre lo pianse.
Génèse 42:36
Allora Giacobbe loro padre disse: »Voi mi avete privato dei miei figli! Giuseppe non è piú, Simeone non è piú, e mi volete togliere anche Beniamino! Tutto questo ricade su di me!«.
Job 14:10
L’uomo invece muore e rimane atterrato; quando egli esala l’ultimo respiro, dov’è mai?