Allora Mosè parlò al popolo, dicendo: »Alcuni uomini fra di voi si armino per la guerra e marcino contro Madian per eseguire la vendetta dell’Eterno su Madian.

»Molestate i Madianiti e attaccateli,

perché essi vi hanno molestato con i loro artifici mediante i quali vi hanno sedotti nel caso di Peor e nel caso di Cozbi, figlia di un principe di Madian, loro sorella, che fu uccisa il giorno della calamità per il caso di Peor«.

A me appartiene la vendetta e la retribuzione; a suo tempo il loro piede vacillerà! Poiché il giorno della loro calamità è vicino, e le cose preparate per loro si affrettano a venire.

Quando il popolo lo vide, cominciò a lodare il suo dio e a dire: »Il nostro dio ci ha dato nelle mani il nostro nemico, colui che devastava il nostro paese e che ha ucciso tanti di noi«.

Allora Sansone invocò l’Eterno e disse: »O Signore, o Eterno ti prego ricordati di me! Dammi forza per questa volta soltanto, o DIO, perché possa vendicarmi con un sol colpo dei Filistei per la perdita dei miei due occhi«.

poi Sansone disse: »Che io muoia insieme ai Filistei!«. Si curvò poi con tutta la sua forza, e la casa crollò addosso ai principi e a tutto il popolo che vi era dentro; e furono piú quelli che egli uccise morendo di quelli che aveva ucciso in vita.

O DIO delle vendette, o Eterno DIO delle vendette, risplendi.

Fino a quando gli empi, o Eterno, fino a quando gli empi trionferanno?

Perciò il Signore, l’Eterno degli eserciti, il Potente d’Israele dice: »Ah, mi vendicherò dei miei avversari e farò vendetta dei miei nemici.

L’Eterno è un Dio geloso e vendicatore, l’Eterno è vendicatore e pieno di furore. L’Eterno si vendica dei suoi avversari e conserva l’ira per i suoi nemici.

Poiché questi sono giorni di vendetta, affinché tutte le cose che sono scritte siano adempiute.

Non fate le vostre vendette, cari miei, ma lasciate posto all’ira di Dio, perché sta scritto: »A me la vendetta, io renderò la retribuzione, dice il Signore«.

perché il magistrato è ministro di Dio per te nel bene; ma se tu fai il male, temi, perché egli non porta la spada invano; poiché egli è ministro di Dio, un vendicatore con ira contro colui che fa il male.

e che nessuno inganni e frodi negli affari il proprio fratello, perché il Signore è il vendicatore di tutte queste cose, come vi abbiamo già detto e attestato prima.

Noi infatti conosciamo colui che ha detto: »A me appartiene la vendetta, io darò la retribuzione«, dice il Signore. E altrove: »Il Signore giudicherà il suo popolo«.

e gridarono a gran voce dicendo: »Fino a quando aspetti, o Signore, che sei il Santo e il Verace, a fare giustizia del nostro sangue sopra coloro che abitano sulla terra?«.

Rallegrati su di essa, o cielo, e voi santi apostoli e profeti perché Dio, giudicandola, vi ha fatto giustizia«.

poiché veraci e giusti sono i suoi giudizi. Egli ha infatti giudicato la grande meretrice che ha corrotto la terra con la sua fornicazione, e ha vendicato il sangue dei suoi servi sparso dalla sua mano«.

Ed ecco uno dei figli d’Israele venne e presentò ai suoi fratelli una donna madianita, sotto gli occhi di Mosè e di tutta l’assemblea dei figli d’Israele, mentre essi stavano piangendo all’ingresso della tenda di convegno.

Or l’uomo d’Israele, che fu ucciso con la donna madianita, si chiamava Zimri, figlio di Salu, capo di una casa patriarcale dei Simeoniti.

Poi l’Eterno parlò a Mosè dicendo:

perché essi vi hanno molestato con i loro artifici mediante i quali vi hanno sedotti nel caso di Peor e nel caso di Cozbi, figlia di un principe di Madian, loro sorella, che fu uccisa il giorno della calamità per il caso di Peor«.

Poi Abrahamo prese un’altra moglie, di nome Keturah.

Jokshan generò Sceba e Dedan. I figli di Dedan furono gli Asshurim, i Letuscim e i Leummim.

Or il sacerdote di Madian aveva sette figlie; ed esse vennero ad attingere acqua e a riempire gli abbeveratoi per abbeverare il gregge del padre.

Dopo averlo visto, anche tu sarai riunito al tuo popolo, come fu riunito Aaronne tuo fratello,

Quanto a te, te ne andrai in pace presso i tuoi padri, e sarai sepolto dopo una bella vecchiaia.

Poi Abrahamo spirò e morì in prospera vecchiaia, attempato e sazio di giorni, e fu riunito al suo popolo.

Or questi sono gli anni della vita di Ismaele: centotrentasette anni; poi egli spirò e morì, e fu riunito al suo popolo.

Quando tutta quella generazione fu riunita ai suoi padri, dopo di essa sorse un’altra generazione che non conosceva l’Eterno, né le opere che egli aveva compiuto per Israele.

Or Davide, dopo aver eseguito il consiglio di Dio nella sua generazione, si addormentò e fu aggiunto ai suoi padri, e vide la corruzione,