Allora l’Eterno aperse la bocca dell’asina che disse a Balaam: »Che ti ho fatto per percuotermi in questo modo ben tre volte?«.

Non metterai la museruola al bue che trebbia il grano.

La tua giustizia è come i monti di Dio, e i tuoi giudizi sono come un grande abisso. O Eterno, tu conservi uomini e bestie.

L’Eterno è buono verso tutti e pieno di compassione per tutte le sue opere.

Egli provvede cibo al bestiame e ai piccoli dei corvi che gridano.

E non dovrei io aver compassione di Ninive, la grande città, nella quale ci sono centoventimila persone che non sanno distinguere la loro destra dalla loro sinistra, e una grande quantità di bestiame?«.

perché non vi vennero incontro con il pane e con l’acqua per strada quando usciste dall’Egitto, e perché assoldarono contro di te Balaam, figlio di Beor da Pethor in Mesopotamia, per maledirti.

E’ meglio il povero che cammina nella sua integrità, dell’uomo instabile che segue vie tortuose, anche se ricco.

O popolo mio, ricorda dunque ciò che Balak, re di Moab, macchinava e che cosa gli rispose Balaam, figlio di Beor, da Scittim a Ghilgal, affinché tu riconosca la giustizia dell’Eterno«.

»O uomo pieno di ogni frode e di ogni malizia, figlio del diavolo, nemico di ogni giustizia, non la smetterai tu di pervertire le diritte vie del Signore?

Hanno occhi pieni di adulterio e che non cessano mai di peccare, adescano le anime instabili, hanno il cuore esercitato alla cupidigia e sono figli di maledizione.

Essi, abbandonata la retta via, si sono sviati seguendo la via di Balaam, figlio di Beor, che amò il salario d’iniquità,

E DIO venne di notte a Balaam e gli disse: »Se questi uomini sono venuti a chiamarti, alzati e va’ con loro; ma farai solo ciò che io ti dirò«.

Ma l’ira di DIO si accese perché egli era andato; e l’Angelo dell’Eterno si pose sulla strada come nemico contro di lui. Or egli cavalcava la sua asina e aveva con sé due servi.

Ma l’Angelo dell’Eterno disse a Balaam: »Va pure con quegli uomini; ma dirai soltanto quello che io ti dirò«. Così Balaam andò con i principi di Balak.

E l’Angelo dell’Eterno gli apparve in una Fiamma di fuoco, di mezzo a un roveto. Mosè guardò ed ecco il roveto bruciava col fuoco, ma il roveto non si consumava.

Or l’Eterno vide che egli si era spostato per vedere, e DIO lo chiamò di mezzo al roveto e disse: »Mosè, Mosè!«. Egli rispose: »Eccomi«.

Poi aggiunse: »Io sono il DIO di tuo padre, il DIO di Abrahamo, il DIO di Isacco e il DIO di Giacobbe«. E Mosè si nascose la faccia, perché aveva paura di guardare DIO.

Chi cammina nella sua rettitudine teme l’Eterno, ma chi è pervertito nelle sue vie lo disprezza.

Chi cammina rettamente sarà salvato, ma l’uomo instabile che segue vie tortuose cadrà ad un tratto.