Se è questo il modo con cui mi vuoi trattare, ti prego, uccidimi subito, se ho trovato grazia ai tuoi occhi; ma non permettere che io veda la mia sventura!«

Così Mosè gridò all’Eterno, dicendo: »Che farò io per questo popolo? Ancora un po’ ed essi mi lapideranno«.

Ma come posso io, da solo, portare il vostro carico, il vostro peso e le vostre liti?

Guai a me, madre mia, perché mi hai partorito come uomo di lite e di contesa per tutto il paese. Non ho dato nulla in prestito, né altri hanno prestato a me eppure tutti mi maledicono.

Perché il mio dolore è senza fine e la mia piaga incurabile rifiuta di guarire? Vuoi essere per me come un ruscello che vien meno, come acqua che non dà affidamento?

Tu mi hai persuaso, o Eterno, e io mi sono lasciato persuadere; tu sei piú forte di me e hai vinto. Sono diventato oggetto di scherno ogni giorno; ognuno si fa beffe di me.

Allora ho detto: »Non lo menzionerò piú e non parlerò piú nel suo nome«. Ma la sua parola era nel mio cuore come un fuoco ardente, chiuso nelle mie ossa; mi sforzavo di contenerlo, ma non potevo.

Maledetto il giorno in cui nacqui! Il giorno in cui mia madre mi partorí non sia benedetto!

Sia quell’uomo come le città che l’Eterno ha distrutto senza alcuna compassione. Oda il grido al mattino e clamori di guerra a mezzogiorno,

Perché sono uscito dal grembo materno, per vedere travaglio, dolore e per finire i miei giorni nella vergogna?

Avete detto: »E’ vano servire DIO; quale guadagno c’è nell’osservare i suoi ordinamenti e ad andare vestiti a lutto davanti all’Eterno degli eserciti?

Oltre a queste cose esterne, ciò che mi assilla quotidianamente, è la sollecitudine per tutte le chiese.

Dirò a Dio: »Non condannarmi! Fammi sapere perché contendi con me.

Se tu dovessi tener conto delle colpe, o Eterno, chi potrebbe resistere, o Signore?

E non entrare in giudizio col tuo servo, perché nessun vivente sarà trovato giusto davanti a te.

E’ una grazia dell’Eterno che non siamo stati interamente distrutti, perché le sue compassioni non sono esaurite.

Si rinnovano ogni mattina; grande è la tua fedeltà.

Perché mai si lamenta un uomo vivente, un uomo per la punizione dei suoi peccati?

Esaminiamo le nostre vie, scrutiamole e ritorniamo all’Eterno.