Fu quindi scacciato di mezzo ai figli degli uomini, il suo cuore fu reso simile a quello delle bestie e la sua dimora fu con gli asini selvatici; gli fu data da mangiare erba come ai buoi e il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo finché riconobbe che il Dio altissimo domina sul regno degli uomini e su di esso stabilisce chi vuole.

anzi ti sei innalzato contro il Signore del cielo; ti sei fatto portare davanti i vasi del suo tempio, e in essi avete bevuto vino tu e i tuoi grandi le tue mogli e le tue concubine. Inoltre hai lodato gli dèi d’argento, d’oro, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra, che non vedono, non odono e non comprendono e non hai glorificato il Dio, nella cui mano è il tuo soffio vitale e a cui appartengono tutte le tue vie.

Questa è la scritta che è stata tracciata: MENE, MENE, TEKEL UFARSIN.

TEKEL: tu sei stato pesato sulle bilance e sei stato trovato mancante.

La loro discendenza si afferma insieme ad essi sotto i loro sguardi e i loro rampolli fioriscono sotto i loro occhi.

Il loro toro feconda e non falla, la loro vacca figlia senza abortire.

Cantano al suono di timpano e di cetra e si rallegrano al suono del flauto.

Eppure dicevano a Dio: »Allontanati da noi, perché non desideriamo affatto conoscere le tue vie.

Perché rendi gli uomini come i pesci del mare e come i rettili che non hanno signore?

Per questo fa sacrifici alla sua rete e brucia incenso alla sua rete da pesca, perché con essi la sua parte è ingente e il suo cibo abbondante.