Perciò cosí dice lEterno, il DIO dIsraele, contro i pastori che pascolano il mio popolo: »Voi avete disperso le mie pecore, le avete scacciate e non ne avete avuto cura; ecco, io vi punirò per la malvagità delle vostre azioni«, dice lEterno.
La cospirazione dei suoi profeti nel suo mezzo è come un leone ruggente che sbrana la preda, essi divorano la gente, si appropriano di tesori e cose preziose, accrescono le vedove in mezzo ad essa.
26
I suoi sacerdoti violano la mia legge e profanano le mie cose sante; non distinguono fra santo e profano, non fanno conoscere la differenza tra limpuro e il puro e distolgono i loro occhi dai miei sabati, per cui io sono profanato in mezzo a loro.
27
I suoi capi in mezzo ad essa sono come lupi che dilaniano la preda per versare sangue e distruggere anime per realizzare un ingiusto guadagno.
»Figlio duomo, profetizza contro i pastori dIsraele; profetizza e di a quei pastori: Cosí dice il Signore, lEterno: Guai ai pastori dIsraele che pascolano se stessi! I pastori non dovrebbero invece pascere il gregge?
Cosí dice il Signore, lEterno: »Ecco, io sono contro i pastori; chiederò loro conto delle mie pecore e li farò smettere dal pascere le pecore. I pastori non pasceranno piú se stessi, perché strapperò le mie pecore dalla loro bocca e non saranno piú il loro pasto«.
Io dissi: »Deh, ascoltate o capi di Giacobbe, e voi governanti della casa dIsraele: Non spetta forse a voi conoscere lequità?
2
Voi che odiate il bene e amate il male, che strappate loro la pelle di dosso e la carne dalle loro ossa.
3
Essi divorano la carne del mio popolo, gli strappano la pelle di dosso, gli rompono le ossa e lo tagliano a pezzi come se dovesse andare in pentola, come carne da mettere nella caldaia.
Deh, ascoltate questo, o capi della casa di Giacobbe e governanti della casa dIsraele, che abborrite la giustizia e pervertite tutto ciò che è retto,
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che edificate Sion con il sangue e Gerusalemme, con liniquità.
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I suoi capi giudicano per un dono, i suoi sacerdoti insegnano per un salario, i suoi profeti compiono divinazioni per denaro; tuttavia si appoggiano allEterno e dicono: »Non è forse lEterno in mezzo a noi? Non ci verrà addosso alcuna sventura«.
12
Perciò, per causa vostra, Sion sarà arata come un campo, Gerusalemme diventerà un mucchio di rovine e il monte del tempio unaltura boscosa.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché divorate le case delle vedove e per pretesto fate lunghe preghiere; per questo subirete una condanna piú severa.
Israele, era consacrato allEterno, le primizie del suo raccolto; tutti quelli che lo divoravano diventavano colpevoli, e la calamità si abbatteva su di loro«, dice lEterno.
Tutti quelli che le trovavano, le divoravano, e i loro nemici dicevano: »Non siamo colpevoli, perché hanno peccato contro lEterno, dimora della giustizia, lEterno, speranza dei loro padri«.
Allora Giuda disse ai suoi fratelli: Che guadagno avremo a uccidere nostro fratello e a nascondere il suo sangue?
27
Venite, vendiamolo agli Ismaeliti e non lo colpisca la nostra mano, perché è nostro fratello, nostra carne«. E i suoi fratelli gli diedero ascolto.
28
Come quei mercanti Madianiti passavano, essi sollevarono e tirarono Giuseppe fuori dal pozzo e lo vendettero agli Ismaeliti per venti sicli dargento. E questi condussero Giuseppe in Egitto.
Una donna, moglie di un discepolo dei profeti, gridò a Eliseo, dicendo: »Il tuo servo, mio marito, è morto, e tu sai che il tuo servo temeva lEterno; ora il creditore è venuto a prendersi i miei due figli per farli suoi schiavi«.
e dissi loro: »Secondo la nostra possibilità noi abbiamo riscattato i nostri fratelli Giudei che si erano venduti ai Gentili; ma ora vendereste i vostri fratelli, o dovrebbero essi vendersi a noi?«. Allora essi tacquero non trovando parole da dire.
Poi Gesú entrò nel tempio di Dio, ne scacciò tutti coloro che nel tempio vendevano e compravano, e rovesciò le tavole dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombi.
e non avvenga che alcuno, ascoltando le parole di questo giuramento, in cuor suo faccia propria una benedizione, dicendo: »Avrò pace, anche se camminerò secondo la caparbietà del mio cuore«, come se lebbro potesse essere incluso al sobrio.
20
LEterno non gli potrà mai perdonare; ma in tal caso lira dellEterno e la sua gelosia arderanno contro quelluomo e tutte le maledizioni scritte in questo libro si poseranno su di lui, e lEterno cancellerà il suo nome di sotto al cielo;
21
lEterno lo separerà per distruzione da tutte le tribú dIsraele, secondo tutte le maledizioni del patto scritto in questo libro della legge.
(12:9) Efraim dice: »Mi sono anche arricchito, mi sono procurato ricchezze; in tutte le mie fatiche non troveranno in me alcuna iniquità che sia peccato«.
vane dispute di uomini corrotti nella mente e privi della verità che stimano la pietà essere fonte di guadagno, da costoro separati.
6
Ora la pietà è un mezzo di grande guadagno, quando uno è contento del proprio stato.
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Non abbiamo infatti portato nulla nel mondo, ed è chiaro che non possiamo portarne via nulla,
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ma quando abbiamo di che mangiare e di che coprirci, saremo di questo contenti.
9
Ma coloro che vogliono arricchirsi cadono nella tentazione, nel laccio e in molte passioni insensate e nocive, che fanno sprofondare gli uomini nella rovina e nella distruzione.
10
Lavidità del denaro infatti è la radice di tutti i mali e, per averlo grandemente desiderato, alcuni hanno deviato dalla fede e si sono procurati molti dolori.
Non avete fortificato le pecore deboli, non avete curato la malata, non avete fasciato quella ferita, non avete riportato a casa la smarrita e non avete cercato la perduta, ma avete dominato su loro con forza e durezza.
Le mie pecore vanno errando per tutti i monti e su ogni alto colle; sí, le mie pecore sono state disperse su tutta la faccia del paese, e nessuno è andato in cerca di loro, o ne ha avuto cura«.
Vi pare piccola cosa il pascolare nel buon pascolo e poi pestare con i piedi ciò che rimane del vostro pascolo, o bere acque limpide e poi intorbidire con i piedi quel che resta?
Ma il mercenario, che non è pastore e a cui non appartengono le pecore, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge; e il lupo rapisce e disperde le pecore.