In quel tempo io vi farò ritornare, sí, in quel tempo vi raccoglierò poiché vi renderò rinomati e gloriosi fra tutti i popoli della terra, quando, sotto i vostri occhi, farò ritornare quelli che sono in cattività«, dice lEterno.
Ecco, li riconduco dal paese del nord e li raduno dalle estremità della terra. Tra di essi cè il cieco e lo zoppo, la donna incinta e insieme quella che sta per partorire: una grande moltitudine ritornerà qui.
Verranno piangendo, li condurrò con suppliche. Li farò camminare lungo corsi dacqua, per una via diritta sulla quale non inciamperanno, perché sono un padre per Israele, ed Efraim è il mio primogenito.
Le farò uscire di tra i popoli e le radunerò da vari paesi; le ricondurrò sul loro suolo e le pascerò sui monti dIsraele, lungo i corsi dacqua e in tutti i luoghi abitati del paese.
Quindi i figli di Giuda e i figli dIsraele si riuniranno insieme nomineranno per se stessi un unico capo e saliranno fuori dal paese, perché grande sarà il giorno di Jezreel«.
Perché non voglio, fratelli, che ignoriate questo mistero, affinché non siate presuntuosi in voi stessi, che ad Israele è avvenuto un indurimento parziale finché sarà entrata la pienezza dei gentili,
Lanima mia è assetata di DIO, del Dio vivente. Quando verrò e comparirò davanti a DIO?
3
Le mie lacrime sono divenute il mio cibo giorno e notte, mentre mi dicono del continuo: »Dovè il tuo DIO?«.
4
Ricordando queste cose, dentro di me do libero sfogo allanima mia perché solevo andare con la folla, guidandola alla casa di DIO, in mezzo ai canti di gioia e di lode di una moltitudine in festa.
Salmo di Davide, quando era nel deserto di Giuda. O DIO tu sei il mio DIO, io ti cerco al mattino; lanima mia è assetata di te a te anela la mia carne in terra arida e riarsa, senzacqua.
Là, quelli che ci avevano condotti in cattività ci chiedevano le parole di un canto, sí, quelli che ci opprimevano chiedevano canti di gioia, dicendo: »Cantateci un canto di Sion«.
4
Come avremmo potuto cantare i canti dellEterno in un paese straniero?
5
Se mi dimentico di te, o Gerusalemme, dimentichi la mia destra ogni abilità;
6
resti la mia lingua attaccata al palato, se non mi ricordo di te, se non metto Gerusalemme al di sopra della mia piú grande gioia.
Le strade di Sion sono in lutto, perché nessuno piú viene alle feste solenni; tutte le sue porte sono deserte, i suoi sacerdoti sospirano, le sue vergini sono afflitte ed essa è nellamarezza.
Nei giorni della sua afflizione e del suo vagare Gerusalemme, ricorda tutti i beni preziosi che possedeva fin dai giorni antichi. Quando il suo popolo cadeva in mano del nemico e nessuno le veniva in aiuto, i suoi avversari la vedevano e ridevano per la sua rovina.
Ha devastato il suo tabernacolo, come un giardino, ha distrutto il suo luogo dassemblea, lEterno ha fatto dimenticare in Sion le feste solenni e i sabati e nel furore della sua ira ha rigettato re e sacerdote.
Il Signore ha abbandonato il suo altare, ha rigettato il suo santuario, ha consegnato nelle mani del nemico le mura delle sue fortezze, essi hanno alzato grida nella casa dellEterno come in un giorno di festa solenne.