Sta’ in silenzio davanti al Signore, l’Eterno, perché il giorno dell’Eterno è vicino, perché l’Eterno ha preparato un sacrificio, ha santificato i suoi convitati.

Ahimè, perché quel giorno è grande; non ve ne fu mai alcuno simile; sarà un tempo di angoscia per Giacobbe, ma egli ne sarà salvato.

Poiché il giorno è vicino, è vicino il giorno dell’Eterno; sarà un giorno di nuvole, il tempo delle nazioni.

Suonate la tromba in Sion e date l’allarme sul mio santo monte! Tremino tutti gli abitanti del paese, perché il giorno dell’Eterno viene, perché è vicino.

L’Eterno fa udire la sua voce davanti al suo esercito, perché il suo campo è molto grande e potente l’esecutore della sua parola. Sí, il giorno dell’Eterno è grande e assai terribile; chi potrà sostenerlo?

Il sole sarà mutato in tenebre e la luna in sangue, prima che venga il grande e terribile giorno dell’Eterno.

Ecco, io vi manderò Elia, il profeta, prima che venga il giorno grande e spaventevole dell’Eterno.

Il sole sarà mutato in tenebre e la luna in sangue, prima che venga il grande e glorioso giorno del Signore.

perché è venuto il gran giorno della sua ira; e chi può resistere?«.

La fine è giunta, la fine è giunta. Si è destata per te; ecco, è giunta.

E’ giunta su di te la rovina, o abitante del paese. Il tempo è arrivato è vicino il giorno dei guai e non di grida di gioia sui monti.

Il tempo è arrivato, il giorno si avvicina. Chi compra non si rallegri, chi vende non si addolori, perché un’ira ardente sovrasta su tutta la loro moltitudine.

Perciò di’ loro: Cosí dice il Signore, l’Eterno: Io farò cessare questo detto, e non lo proferiranno piú in Israele. Anzi di’ loro: Si avvicinano i giorni e l’attuazione della parola di ogni visione,

Egli mi disse: »Amos che cosa vedi?«. Io risposi: »Un cesto di frutti estivi«. L’Eterno mi disse: »E’ giunta la fine per il mio popolo Israele; non lo risparmierò piú a lungo.

La vostra mansuetudine sia nota a tutti gli uomini; il Signore è vicino.

Non lamentatevi gli uni degli altri, fratelli, affinché non siate giudicati; ecco, il giudice è alle porte.

E nella loro cupidigia vi sfrutteranno con parole bugiarde; ma la loro condanna è da molto tempo all’opera e la loro rovina non si farà attendere.

In quel giorno«, dice l’Eterno, »si alzerà un grido dalla porta dei pesci, un urlo dal secondo quartiere e un gran fracasso dalle colline.

Perciò dico: »Allontanate lo sguardo da me; io piangerò amaramente. Non cercate di consolarmi per la desolazione della figlia del mio popolo«.

Poiché è un giorno di costernazione di distruzione e di perplessità, da parte del Signore, l’Eterno degli eserciti; nella Valle delle Visioni le mura sono abbattute e il grido di aiuto giunge fino al monte.

Una voce, un frastuono esce dalla città, una voce viene dal tempio; è la voce dell’Eterno che dà la retribuzione ai suoi nemici.

Si udrà il grido dei pastori e il gemito delle guide del gregge, perché l’Eterno sta distruggendo il loro pascolo

L’Eterno fa udire la sua voce davanti al suo esercito, perché il suo campo è molto grande e potente l’esecutore della sua parola. Sí, il giorno dell’Eterno è grande e assai terribile; chi potrà sostenerlo?

L’Eterno ruggirà da Sion e farà sentire la sua voce da Gerusalemme, tanto che i cieli e la terra tremeranno. Ma l’Eterno sarà un rifugio per il suo popolo e una fortezza per i figli d’Israele.

perché il Signore stesso con un potente comando, con voce di arcangelo con la tromba di Dio discenderà dal cielo, e quelli che sono morti in Cristo risusciteranno per primi;

la cui voce scosse allora la terra, ma che ora ha fatto questa promessa, dicendo: »Ancora una volta io scuoterò non solo la terra, ma anche il cielo«.

Heshbon ed Elealeh urlano, il loro grido si ode fino a Jahats, perciò i guerrieri di Moab mandano grida di dolore; la sua anima freme.

Ecco, i loro eroi gridano di fuori, i messaggeri di pace piangono amaramente.

Kerioth è presa, le fortezze sono occupate e il cuore dei prodi di Moab in quel giorno sarà come il cuore di una donna nelle doglie di parto.

E i re della terra, i grandi, i ricchi, i capitani, i potenti, ogni schiavo ed ogni uomo libero si nascosero nelle spelonche e fra le rocce dei monti,

perché è venuto il gran giorno della sua ira; e chi può resistere?«.