Allora io dissi: »Ahimé! Io sono perduto, perché sono un uomo dalle labbra impure e abito in mezzo a un popolo dalle labbra impure; eppure i miei occhi hanno visto il Re, lEterno degli eserciti«.
Dallestremità della terra udiamo canti: »Gloria al giusto!«. Ma io dico: »Guai a me! Guai a me! Ahimè! I perfidi agiscono perfidamente, sí i perfidi agiscono con molta perfidia.
Poiché io odo un grido come di donna nelle doglie, unangoscia come di donna al suo primo parto: è il grido della figlia di Sion che respira affannosamente e distende le sue mani, dicendo: »Guai a me! Lanima mia viene meno per gli assassini««.
Guai a me, madre mia, perché mi hai partorito come uomo di lite e di contesa per tutto il paese. Non ho dato nulla in prestito, né altri hanno prestato a me eppure tutti mi maledicono.
Vi rimarranno alcuni grappoli da racimolare, come quando si bacchiano le olive: due o tre olive in cima ai rami piú alti, quattro o cinque sui rami piú carichi«, dice lEterno, il DIO dIsraele.
e il fiore appassito della sua gloriosa bellezza che sta sul capo della fertile valle sarà come un fico primaticcio prima dellestate, che uno vede; egli lo ingoia appena lo ha in mano.
»Io trovai Israele come uve nel deserto, vidi i vostri padri come i fichi primaticci su un fico al suo inizio. Ma giunti a Baal-peor, Si votarono allignominia e divennero spregevoli come ciò che amavano.