O se uno tocca qualcosa d’impuro, anche se non consapevolmente, come il cadavere di una bestia impura o il cadavere di un animale domestico impuro o il cadavere di un rettile impuro, rimarrà egli stesso impuro è colpevole.

Partite, partite, uscite di là, non toccate nulla d’impuro! Uscite di mezzo a lei, purificatevi, voi che portate i vasi dell’Eterno!

Essi non abiteranno nel paese dell’Eterno, ma Efraim ritornerà in Egitto e in Assiria mangeranno cibi impuri.

Non ciò che entra nella bocca contamina l’uomo, ma è quel che esce dalla bocca che contamina l’uomo«.

Queste sono le cose che contaminano l’uomo; ma il mangiare senza lavarsi le mani non contamina l’uomo«.

E, avendo visto che alcuni dei suoi discepoli mangiavano il cibo con le mani impure, cioè non lavate, li accusarono.

Non c’è nulla di esterno all’uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono da lui che lo contaminano.

Ed egli disse loro: »Siete anche voi cosí privi d’intelligenza? Non capite voi che tutto ciò che dal di fuori entra nell’uomo non può contaminarlo,

Or gli venne fame e desiderava prendere cibo; e mentre quelli di casa glielo preparavano, fu rapito in estasi;

dentro il quale vi erano tutte le specie di quadrupedi, di fiere, di rettili terrestri e di uccelli del cielo.

Ma Pietro rispose: »Niente affatto, Signore, poiché io non ho mai mangiato nulla di impuro e di contaminato«.

Ed egli disse loro: »Voi sapete come non è lecito a un Giudeo associarsi a uno straniero, o entrare in casa sua; ma Dio mi ha mostrato di non chiamare nessun uomo impuro o contaminato.

che vi asteniate dalle cose sacrificate agli idoli, dal sangue, dalle cose soffocate e dalla fornicazione, farete bene a guardarvi da queste cose. State bene«.

Io so e sono persuaso nel Signore Gesú, che nessuna cosa è immonda in se stessa, ma chi stima qualche cosa immonda, per lui è immonda.

Perciò quel che per voi è bene non diventi motivo di biasimo

Ora un cibo non ci rende graditi a Dio; se mangiamo, non abbiamo nulla di piú, e se non mangiamo, non abbiamo nulla di meno.

Perciò »uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d’immondo, ed io vi accoglierò,

Non siate dunque loro compagni.

E non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto riprovatele,

Nessuno dunque vi giudichi per cibi o bevande, o rispetto a feste, a noviluni o ai sabati;

»Non toccare, non assaggiare, non maneggiare«,

Queste cose hanno sí qualche apparenza di sapienza nella religiosità volontariamente scelta, nella falsa umiltà e nel trattamento duro del corpo, ma non hanno alcun valore contro le intemperanze carnali.

trattandosi solo di cibi, di bevande, di varie abluzioni e di ordinamenti carnali, imposti fino al tempo del cambiamento.