»Va e grida alle orecchie di Gerusalemme, dicendo: Cosí dice lEterno: Io mi ricordo di te, della tenera attenzione della tua giovinezza, dellamore al tempo del tuo fidanzamento, quando mi seguivi nel deserto, in una terra non seminata.
Verranno piangendo, li condurrò con suppliche. Li farò camminare lungo corsi dacqua, per una via diritta sulla quale non inciamperanno, perché sono un padre per Israele, ed Efraim è il mio primogenito.
specialmente coloro che seguono la carne nei suoi desideri corrotti e disprezzano lautorità. Essi sono audaci, arroganti e non hanno timore di dir male delle dignità;
Poiché cosí mi ha detto lEterno: »Come il leone o il leoncello rugge sulla sua preda (quando contro di lui si è riunito un gran numero di pastori e non ha paura delle loro grida né si lascia intimidire dal loro strepito), cosí scenderà lEterno degli eserciti a combattere Sul monte Sion e sul suo colle.
»Perciò profetizza contro di loro tutte queste cose e di loro: LEterno ruggirà dallalto e farà sentire la sua voce dalla sua santa dimora; egli ruggirà con forza contro il suo ovile, manderà un grido come i pigiatori duva contro tutti gli abitanti della terra.
LEterno ruggirà da Sion e farà sentire la sua voce da Gerusalemme, tanto che i cieli e la terra tremeranno. Ma lEterno sarà un rifugio per il suo popolo e una fortezza per i figli dIsraele.
Egli disse: »LEterno rugge da Sion e fa sentire la sua voce da Gerusalemme; i pascoli dei pastori fanno cordoglio e la sommità del Karmel è inaridita«.
Come il fuoco brucia i rami secchi, come il fuoco fa bollir lacqua, scendi per far conoscere il tuo nome ai tuoi avversari e far tremare le nazioni davanti a te.
Non mi temerete?«, dice lEterno, »non tremerete davanti a me che ho posto la sabbia per limite al mare, come statuto eterno che non oltrepasserà mai? Le sue onde si agitano ma non prevalgono, rumoreggiano ma non la sorpassano".
E questa città sarà per me un titolo di gioia, di lode e di gloria davanti a tutte le nazioni della terra, quando verranno a sapere di tutto il bene che io faccio loro; e temeranno e tremeranno a motivo di tutto il bene e di tutta la pace che io procurerò a lei«.
Ho udito e le mie viscere fremettero a quella voce le mie labbra tremarono un tarlo entrò nelle mie ossa, e fui preso da gran paura dentro di me. Tuttavia rimarrò tranquillo nel giorno dellavversità, che verrà contro il popolo che lo invade.
E siccome Paolo parlava di giustizia, di autocontrollo e del giudizio futuro, Felice, tutto spaventato, rispose: »Per il momento va quando avrò opportunità, ti manderò a chiamare«.