Daniel 11:7
Ma uno dei rampolli delle sue radici sorgerà a prendere il suo posto; costui verrà contro l’esercito, entrerà nelle fortezze del re del nord, agirà contro di loro e riuscirà vincitore.
Daniel 11:20
Al suo posto sorgerà uno che manderà un esattore di tributi per la gloria del regno; in pochi giorni però sarà distrutto, ma non nell’ira o in battaglia.
Daniel 7:8
Stavo osservando le corna, quand’ecco in mezzo ad esse spuntò un altro piccolo corno, davanti al quale tre delle prime corna furono divelte; ed ecco in quel corno c’erano degli occhi simili a occhi di uomo e una bocca che proferiva grandi cose.
Daniel 8:9
Da uno di questi uscí un piccolo corno, che diventò molto grande verso sud, verso est e verso il paese glorioso.
Daniel 8:23
Alla fine del loro regno, quando i ribelli avranno colmato la misura, sorgerà un re dall’aspetto feroce ed esperto in stratagemmi.
Daniel 8:25
Per la sua astuzia farà prosperare la frode nelle sue mani; si innalzerà nel suo cuore e distruggerà molti che stanno al sicuro; insorgerà contro il principe dei principi, ma sarà infranto senza mano d’uomo.
1 Samuel 3:13
Gli dichiaro che sto per punire la sua casa per sempre, a motivo dell’iniquità che egli conosce, perché i suoi figli si sono resi spregevoli, ed egli non li ha frenati.
Psaumes 12:8
Gli empi si aggirano impunemente d’appertutto, quando tra i figli degli uomini viene esaltato il male.
Psaumes 15:4
Ai suoi occhi è disprezzata la persona spregevole, ma egli onora quelli che temono l’Eterno; anche se ha giurato a suo danno, egli non ritratta;
Esaïe 32:5
L’uomo spregevole non sarà piú chiamato nobile né il disonesto sarà detto magnanimo
Nahoum 1:14
Ma riguardo a te l’Eterno ha dato questo comando: »Il tuo nome non sarà piú perpetuato. Dal tempio dei tuoi dèi farò scomparire le immagini scolpite e le immagini fuse. Ti preparerò la tomba, perché sei spregevole«.
Daniel 11:32
Con lusinghe corromperà coloro che agiscono empiamente contro il patto ma il popolo di quelli che conoscono il loro DIO mostrerà fermezza e agirà.
Daniel 11:34
Quando cadranno, sarà loro dato un po’ di aiuto, ma molti si uniranno a loro con false apparenze.
Juges 9:1-20
1
Or Abimelek, figlio di Jerubbaal, andò a Sichem dai fratelli di sua madre e parlò con loro e a tutta la famiglia del padre di sua madre, dicendo:
2
»Deh, dite a tutti gli abitanti di Sichem: »Che cosa è meglio per voi, che tutti i settanta figli di Jerubbaal regnino su di voi, oppure che regni su di voi uno solo?«. E ricordatevi che io sono vostre ossa e vostra carne«.
3
I fratelli di sua madre riportarono tutte queste parole intorno a lui a tutti gli abitanti di Sichem; e il loro cuore si piegò a favore di Abimelek, perché dissero: »nostro fratello«.
4
Così gli diedero settanta sicli d’argento, che tolsero dal tempio di Baal-Berith, con i quali Abimelek assoldò uomini di nessun valore e temerari; ed essi lo seguirono.
5
Poi egli andò alla casa di suo padre a Ofrah e uccise sopra una stessa pietra i suoi fratelli, i settanta figli di Jerubbaal. Ma Jotham, figlio minore di Jerubbaal, scampò, perché si era nascosto.
6
Allora tutti gli abitanti di Sichem e tutta la casa di Millo si radunarono e andarono a proclamare re Abimelek, presso la quercia della stele che si trova a Sichem.
7
Quando Jotham fu informato della cosa, andò a porsi sulla sommità del monte Gherizim e, alzando la voce, gridò: »Ascoltatemi, abitanti di Sichem, e possa DIO ascoltare voi!
8
Un giorno gli alberi si misero in cammino per ungere un re che regnasse su di loro; e dissero all’ulivo: »Regna su di noi«.
9
Ma l’ulivo rispose loro: »Rinuncerò io al mio olio col quale DIO e gli uomini sono onorati, per andare ad agitarmi sopra gli alberi?«.
10
Allora gli alberi dissero al fico: »Vieni tu a regnare su di noi«.
11
Ma il fico rispose loro: »Rinuncerò io alla mia dolcezza e al mio frutto squisito per andare ad agitarmi sopra gli alberi?«.
12
Allora gli alberi dissero alla vite: »Vieni tu a regnare su di noi«.
13
Ma la vite rispose loro: »Rinuncerò io al mio mosto che rallegra DIO e gli uomini, per andare ad agitarmi sopra gli alberi?«.
14
Allora tutti gli alberi dissero al rovo: »Vieni tu a regnare su di noi«.
15
Il rovo rispose agli alberi: »Se volete veramente ungermi re per regnare su di voi, venite a ripararvi alla mia ombra; altrimenti esca dal rovo un fuoco, che divori i cedri del Libano!«.
16
Ma voi non avete agito con fedeltà e integrità proclamando re Abimelek, non vi siete comportati bene verso Jerubbaal e la sua casa e non lo avete trattato come meritava,
17
perché mio padre ha combattuto per voi, ha messo a repentaglio la propria vita e vi ha liberato dalle mani di Madian.
18
Oggi invece voi siete insorti contro la casa di mio padre, avete ucciso i suoi settanta figli sulla stessa pietra e avete proclamato re dei Sichemiti Abimelek figlio della sua serva, perché è vostro fratello.
19
Se dunque oggi avete agito con fedeltà e con integrità verso Jerubbaal e la sua casa, godetevi Abimelek, ed egli si goda voi!
20
Ma se la cosa non è così, esca da Abimelek un fuoco che divori gli abitanti di Sichem e la casa di Millo, ed esca dagli abitanti di Sichem e dalla casa di Millo un fuoco che divori Abimelek«.
2 Samuel 15:2-6
2
Absalom si alzava al mattino presto e si metteva a lato della via che portava alla porta della città. Cosí, se qualcuno aveva una causa e andava dal re per ottenere giustizia, Absalom lo chiamava e gli diceva: »Di quale città sei?«. L’altro gli rispondeva: »Il tuo servo è di tale e tale tribú d’Israele«.
3
Allora Absalom gli diceva: »Vedi, le tue ragioni sono buone e giuste, ma non c’è nessuno da parte del re che ti ascolti«.
4
Poi Absalom aggiungeva: »Se facessero me giudice del paese, chiunque avesse un processo o una causa verrebbe da me, e io gli farei giustizia«.
5
Quando poi qualcuno si avvicinava per prostrarsi davanti a lui egli stendeva la mano, lo prendeva e lo baciava.
6
Absalom faceva cosí con tutti quelli d’Israele che venivano dal re per chiedere giustizia; in questo modo Absalom si cattivò il cuore della gente d’Israele.
Psaumes 55:21
La sua bocca era piú dolce del burro, ma nel cuore aveva la guerra; le sue parole erano più morbide dell’olio, ma erano spade sguainate.