Allora il re si ritirò nel suo palazzo e passò la notte digiunando, non fu portato davanti a lui alcun musicista e anche il sonno lo abbandonò.

Perciò una maledizione ha divorato la terra e i suoi abitanti sono desolati; perciò gli abitanti della terra sono arsi e pochi sono gli uomini rimasti.

L’allegria dei tamburelli è cessata, il chiasso dei gaudenti è finito, la gioia dell’arpa è cessata.

La città della confusione è distrutta ogni casa è serrata, perché nessuno vi entri.

anzi disciplino il mio corpo e lo riduco in servitù perché, dopo aver predicato agli altri, non sia io stesso riprovato.

Porterà pure come bottino in Egitto, i loro dèi con le loro immagini fuse e i loro preziosi arredi d’argento e d’oro, e per vari anni starà lontano dal re del nord.

sí da aver nausea del pane e persino dei cibi più squisiti.

Quindi, poiché calpestate il povero ed esigete da lui tributi di frumento, anche se avete costruito case con pietre squadrate, non le abiterete; avete piantato vigne deliziose, ma non ne berrete il vino.

Depredate l’argento, depredate l’oro! Ci sono tesori senza fine, ricchezze di ogni oggetto prezioso.

Anche Mefibosceth, nipote di Saul, scese incontro al re. Egli non si era curato i piedi, né spuntata la barba e non aveva lavato le vesti dal giorno in cui il re era partito fino a quello in cui tornava in pace.

Ma tu, quando digiuni, ungiti il capo e lavati la faccia,