»Tu, figlio d’uomo, prenditi un pezzo di legno e su di esso scrivi: »Per Giuda e per i figli d’Israele, suoi compagni«. Poi prenditi un altro pezzo di legno e su di esso scrivi: »Per Giuseppe bastone di Efraim e di tutta la casa d’Israele, suoi compagni«.

tu dirai loro: Così dice il Signore, l’Eterno: Ecco, io prenderò il legno di Giuseppe, che è in mano di Efraim, e le tribú d’Israele che sono suoi compagni, e li unirò a questo, cioè al legno di Giuda, per farne un solo legno; essi diventeranno cosi una sola cosa nella mia mano.

Farò moltiplicare su di voi gli uomini, tutta la casa d’Israele, le città saranno abitate e le rovine ricostruite

Perciò cosí dice il Signore, l’Eterno: »Ora farò tornare Giacobbe dalla cattività, avrò compassione di tutta la casa d’Israele e sarò geloso del mio santo nome,

»In quel tempo«, dice l’Eterno, »io sarò il DIO di tutte le famiglie d’Israele, ed esse saranno il mio popolo«.

»Non hai fatto attenzione a ciò che questo popolo ha affermato, dicendo: »Le due famiglie che l’Eterno aveva scelto, le ha rigettate«? Cosí disprezzano il mio popolo, che ai loro occhi non è piú una nazione«.

allora rigetterò anche la discendenza di Giacobbe e di Davide, mio servo, e non prenderò piú dalla sua discendenza i reggitori della progenie di Abrahamo di Isacco e di Giacobbe. Ma io farò ritornare i loro esuli e avrò compassione di loro«.

Quindi i figli di Giuda e i figli d’Israele si riuniranno insieme nomineranno per se stessi un unico capo e saliranno fuori dal paese, perché grande sarà il giorno di Jezreel«.

e cosí tutto Israele sarà salvato come sta scritto: »Il liberatore verrà da Sion, e rimuoverà l’empietà da Giacobbe.

Poiché l’amore di Cristo ci costringe, essendo giunti alla conclusione che, se uno è morto per tutti, dunque tutti sono morti;

Egli ha vivificato anche voi, che eravate morti nei falli e nei peccati,

La mano dell’Eterno fu sopra me, mi portò fuori nello Spirito dell’Eterno e mi depose in mezzo a una valle che era piena di ossa.

Mi disse: »Figlio d’uomo, possono queste ossa rivivere?«. Io risposi: »O Signore, o Eterno, tu lo sai«.

Cosí dice il Signore, l’Eterno, a queste ossa: Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e voi rivivrete.

Cosí profetizzai come mi era stato comandato; mentre profetizzavo, ci fu un rumore; ed ecco uno scuotimento; quindi le ossa si accostarono l’una all’altra.

I figli d’Israele parlarono quindi a Mosè, dicendo: »Ecco, periamo, siamo perduti, siamo tutti perduti!

Chiunque si avvicina al tabernacolo dell’Eterno, muore; dovremo perire tutti quanti?«.

Mi rigetterà il Signore per sempre? E non mi gradirà mai piú?

Ha DIO forse dimenticato di aver pietà e ha nell’ira posto fine alle sue compassioni? (Sela)

Come quando uno ara e apre la terra, cosí le nostre ossa sono sparse all’ingresso dello Sceol.

Perché dici, o Giacobbe, e tu, Israele, dichiari: »La mia via è nascosta all’Eterno e il mio diritto è trascurato dal mio DIO«?

Ma Sion ha detto: »L’Eterno mi ha abbandonato, il Signore mi ha dimenticato«.

Impedisci che il tuo piede rimanga scalzo e che la tua gola si inaridisca. Ma tu hai detto: »E’ inutile. No! Io amo gli stranieri e voglio seguire loro«.