I morti cadranno in mezzo a voi e voi riconoscerete che io sono l’Eterno.

Il re sarà in lutto, il principe si vestirà di desolazione e le mani del popolo del paese saranno prese da spavento. Io li tratterò secondo la loro condotta e li giudicherò secondo i loro giudizi; allora riconosceranno che io sono l’Eterno«.

Faranno ricadere la vostra dissolutezza su di voi, e porterete cosí la pena dei peccati con i vostri idoli. Allora riconoscerete che io sono il Signore, l’Eterno«.

Cosí eseguirò i miei giudizi su Moab ed essi riconosceranno che io sono l’Eterno«.

E gli Egiziani sapranno che io sono l’Eterno, quando trarrò gloria dal Faraone, dai suoi carri e dai suoi cavalieri«.

L’Eterno si è fatto conoscere per mezzo del giudizio che ha fatto; l’empio è stato preso al laccio dall’opera delle sue stesse mani. (Interludio. Sela)

Siano svergognati e pieni di spavento per sempre, siano confusi e periscano;

conoscano che tu solo, il cui nome è l’Eterno, sei l’Altissimo su tutta la terra.

Cosí dice il Signore, l’Eterno: »Batti le mani, pesta i piedi e di Ahimè, per tutte le malvagie abominazioni della casa d’Israele, perché cadranno di spada, di fame e di peste.

Ed egli mi disse: »Figlio d’uomo, vedi ciò che fanno costoro, le grandi abominazioni che qui commette la casa d’Israele e che mi fanno allontanare dal mio santuario? Ma tu vedrai abominazioni ancora piú grandi«.

Allora mi disse: »Figlio d’uomo, fa’ un foro nella parete«. Cosí feci un foro nella parete, ed ecco un’apertura.

Cosí entrai a guardare, ed ecco ogni sorta di rettili e di bestie abominevoli e tutti gl’idoli della casa d’Israele, intagliati tutt’intorno sulla parete.

Quindi mi disse: »Figlio d’uomo, hai visto ciò che gli anziani della casa d’Israele fanno nell’oscurità, ciascuno nella camera delle sue immagini? Infatti dicono: »L’Eterno non ci vede, l’Eterno ha abbandonato il paese.

Allora mi condusse all’ingresso della porta della casa dell’Eterno, che è verso il nord; ed ecco, là sedevano donne che piangevano Tammuz.

»Ora, figlio d’uomo, non giudicherai tu, non giudicherai la città sanguinaria? Falle dunque conoscere tutte le sue abominazioni

Per il sangue che hai versato ti sei resa colpevole e ti sei contaminata per gli idoli che hai fatto. Hai fatto avvicinare i tuoi giorni e sei giunta al termine dei tuoi anni, perciò ti renderò il vituperio delle nazioni e lo scherno di tutti i paesi.

Ecco i principi d’Israele: ognuno ha usato il suo potere per versare il sangue in te.

Tu hai disprezzato le mie cose sante e hai profanato i miei sabati.

In te si scopre la nudità del padre, in te si umilia la donna durante la sua impurità.

In te si ricevono regali per versare il sangue, tu esigi interesse ad usura, hai realizzato guadagni dal prossimo con inganno e hai dimenticato me«, dice il Signore l’Eterno.

Potrà reggere il tuo cuore o potranno rimanere forti le tue mani nei giorni in cui agirò contro di te? Io l’Eterno, ho parlato e lo farò.

La cospirazione dei suoi profeti nel suo mezzo è come un leone ruggente che sbrana la preda, essi divorano la gente, si appropriano di tesori e cose preziose, accrescono le vedove in mezzo ad essa.

I suoi capi in mezzo ad essa sono come lupi che dilaniano la preda per versare sangue e distruggere anime per realizzare un ingiusto guadagno.

Il popolo del paese pratica l’oppressione, compie rapine, maltratta il povero e il bisognoso e opprime lo straniero violando la giustizia.

Perciò io riverserò su di loro la mia indignazione, li consumerò col fuoco della mia ira e farò ricadere sul loro capo la loro condotta«, dice il Signore, l’Eterno.

»Figlio d’uomo, quando quelli della casa d’Israele abitavano nel loro paese, lo contaminavano con la loro condotta e le loro azioni; la loro condotta davanti a me era come impurità della donna durante il suo ciclo mestruale.

Perciò riversai su di loro il mio furore per il sangue che avevano sparso sul paese e per gl’idoli con i quali lo avevano contaminato.

Inoltre i figli d’Israele avevano fatto in segreto contro l’Eterno, il loro DIO, cose non giuste e si erano costruiti alti luoghi in tutte le loro città, dalle torri di guardia alle città fortificate.

e là, su tutti gli alti luoghi, avevano bruciato incenso, come avevano fatto le nazioni che l’Eterno aveva scacciato davanti a loro, e avevano commesso azioni malvagie, provocando ad ira l’Eterno;

Eppure l’Eterno aveva avvertito Israele e Giuda per mezzo di tutti i profeti e di tutti i veggenti, dicendo: »Tornate indietro dalle vostre vie malvagie e osservate i miei comandamenti e i miei statuti, secondo tutta la legge che io prescrissi ai vostri padri e che ho mandato a voi per mezzo dei miei servi i profeti«.

E rigettarono i suoi statuti e il patto che egli aveva stabilito con i loro padri e gli avvertimenti che egli aveva loro dato. Perciò seguirono cose vane, diventando fatui essi stessi, e andarono dietro le nazioni che li circondavano, che l’Eterno aveva loro proibito di imitare.

fecero passare per il fuoco i loro figli e le loro figlie, praticarono la divinazione, interpretarono presagi e si diedero a fare ciò che è male agli occhi dell’Eterno, provocandolo ad ira.

Anche tutti i capi dei sacerdoti e il popolo peccarono sempre di piú seguendo tutte le abominazioni delle nazioni e contaminarono la casa dell’Eterno, che egli aveva santificato a Gerusalemme.

Ma essi si beffarono dei messaggeri di DIO, disprezzarono le sue parole e schernirono i suoi profeti, finché l’ira dell’Eterno contro il suo popolo raggiunse un punto in cui non c’era piú rimedio.

Andate attorno per le vie di Gerusalemme: guardate e rendetevi conto, e cercate per le sue piazze se trovate un uomo, se ce n’è uno solo che pratichi la giustizia, che cerchi la verità, e io la perdonerò.

O Eterno, non sono i tuoi occhi per la verità? Tu li hai colpiti, ma non hanno sentito alcun dolore; li hai consumati, ma hanno rifiutato di ricevere la correzione. Essi hanno indurito la loro faccia piú della roccia e hanno rifiutato di ritornare.

Andrò quindi dai grandi e parlerò loro, perché essi conoscono la via dell’Eterno, la legge del loro DIO«. Ma anch’essi insieme hanno spezzato il giogo e hanno rotto i legami.

»Come potrei perdonarti per questo? I tuoi figli mi hanno abbandonato e giurano per quelli che non sono dèi. Io li ho saziati, ma essi hanno commesso adulterio e si affollano nelle case di prostituzione.

Non li punirò io per queste cose?«, dice l’Eterno, »e non mi vendicherò io di una simile nazione?

Le vostre iniquità hanno sconvolto queste cose e i vostri peccati tengono lontano da voi la prosperità.

Come una gabbia è piena di uccelli, cosí le loro case sono piene di inganno; perciò diventano grandi e arricchiscono.

Non li dovrei punire per queste cose?«. dice l’Eterno. »E non mi vendicherò io di una simile nazione?

i profeti profetizzano falsamente, i sacerdoti governano in forza della propria autorità e il mio popolo ha piacere che sia cosí. Ma cosa farete quando verrà la fine?«.

La voce dell’Eterno grida alla città, e chi ha sapienza riconoscerà il tuo nome: »Fate attenzione alla verga e a colui che l’ha designata.

Posso dichiarare puro l’uomo con bilance non giuste e col sacchetto di pesi falsi?

Guai a colei che è ribelle e contaminata, alla città d’oppressione!

I suoi capi in mezzo a lei sono leoni ruggenti; i suoi giudici sono lupi della sera, che non lasciano alcun osso da rosicchiare per il mattino.