Io pongo il mio arcobaleno nella nuvola, e servirà di segno del patto fra me e la terra.

e io mi ricorderò del mio patto fra me e voi ed ogni essere vivente di ogni carne, e le acque non diventeranno piú un diluvio per distruggere ogni carne.

In uno scoppio d’ira ti ho nascosto per un momento la mia faccia, ma con un amore eterno avrò compassione di te, dice l’Eterno, il tuo Redentore.

Anche se i monti si spostassero e i colli fossero rimossi, il mio amore non si allontanerà da te né il mio patto di pace sarà rimosso, dice l’Eterno, che ha compassione di te.

E colui che sedeva era nell’aspetto simile a una pietra di diaspro e di sardio; e intorno al trono c’era un arcobaleno che rassomigliava a uno smeraldo.

Poi vidi un altro angelo possente che scendeva dal cielo, avvolto in una nuvola e con l’arcobaleno sul capo; il suo volto era come il sole e i suoi piedi come colonne di fuoco.

Ed ecco, là era la gloria del DIO d’Israele, simile alla visione che avevo visto nella pianura.

Poi i cherubini spiegarono le loro ali e si sollevarono da terra sotto i miei occhi; mentre si allontanavano anche le ruote erano accanto a loro. Si fermarono quindi all’ingresso della porta che guarda a est della casa dell’Eterno, mentre la gloria del DIO d’Israele, stava in alto su di loro.

Erano gli stessi esseri viventi che avevo visto sotto il DIO d’Israele presso il fiume Kebara e riconobbi che erano cherubini.

La visione che vidi nell’aspetto era simile alla visione che vidi quando andai per distruggere la città, la visione era simile alle visioni che vidi presso il fiume Kebar; io caddi sulla mia faccia.

e al mattino vedrete la gloria dell’Eterno, poiché egli ha udito le vostre mormorazioni contro l’Eterno; ma noi che cosa siamo perché mormoriate contro di noi?«.

Come Aaronne parlava a tutta l’assemblea dei figli d’Israele, essi si voltarono verso il deserto; ed ecco che la gloria dell’Eterno apparve nella nuvola.

Ora la gloria dell’Eterno rimase sul monte Sinai e la nuvola lo coperse per sei giorni; il settimo giorno l’Eterno chiamò Mosè di mezzo alla nuvola.

Allora Mosè disse: »De, fammi vedere la tua gloria!«.

Disse ancora: »Tu non puoi vedere la mia faccia, perché nessun uomo mi può vedere e vivere«.

e mentre passerà la mia gloria, io ti metterò in una fenditura della roccia e ti coprirò con la mia mano, finché io sia passato;

L’Eterno quindi disse: »Ascoltate ora le mie parole! Se vi è tra di voi un profeta, io, l’Eterno, mi faccio conoscere a lui in visione, parlo con lui in sogno.

Con lui io parlo faccia a faccia, facendomi vedere, e non con detti oscuri; ed egli contempla la sembianza dell’Eterno. Perché dunque non avete temuto di parlare contro il mio servo, contro Mosè?.

Or avvenne che, mentre i sacerdoti uscivano dal luogo santo, la nuvola riempí la casa dell’Eterno,

e i sacerdoti non poterono rimanere a servire a motivo della nuvola, perché la gloria dell’Eterno riempiva la casa dell’Eterno.

Ora infatti vediamo come per mezzo di uno specchio, in modo oscuro, ma allora vedremo a faccia a faccia; ora conosco in parte, ma allora conoscerò proprio come sono stato conosciuto.

Cosí mi alzai e uscii nella pianura, ed ecco là stava la gloria dell’Eterno, come la gloria che avevo visto presso il fiume Kebar, e caddi sulla mia faccia.

Allora Abramo si prostrò con la faccia a terra e DIO gli parlò, dicendo:

Quindi un fuoco uscì dalla presenza dell’Eterno e consumò sull’altare l’olocausto e il grasso; tutto il popolo lo vide, proruppe in grida di gioia e si prostrò con la faccia a terra.

Egli si avvicinò al luogo dove mi trovavo e, quando giunse, io ebbi paura e caddi sulla mia faccia. Ma egli mi disse: »Intendi bene, o figlio d’uomo, perché questa visione riguarda il tempo della fine«.

Soltanto io, Daniele, vidi la visione, mentre gli uomini che erano con me non videro la visione, ma un gran terrore piombò su di loro e fuggirono a nascondersi.

Tuttavia udii il suono delle sue parole; all’udire però il suono delle sue parole, caddi in un profondo sonno con la faccia a terra.

Mentre egli parlava ancora, ecco una nuvola luminosa li adombrò, e si udí una voce dalla nuvola che diceva: »Questi è il mio amato Figlio, in cui mi sono compiaciuto: ascoltatelo!«.

E i discepoli, udito ciò, caddero con la faccia a terra e furono presi da gran spavento.

E, caduto a terra, udí una voce che gli diceva: »Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?«.

Quando lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli mise la sua mano destra su di me, dicendomi: »Non temere! Io sono il primo e l’ultimo,

e il vivente; io fui morto, ma ecco sono vivente per i secoli dei secoli amen; e ho le chiavi della morte e dell’Ades.