Quando però Sanballat, lo Horonita e Tobiah, il servo Ammonita, e Ghescem, larabo, vennero a saperlo, ci schernirono e ci disprezzarono, dicendo: »Che cosa state facendo? Volete forse ribellarvi al re?«.
Invece i passati governatori che mi avevano preceduto avevano gravato il popolo prendendo da esso pane e vino, oltre a quaranta sicli dargento. Perfino i loro servi spadroneggiavano sul popolo; ma io non ho fatto cosí, perché ho avuto timore di DIO.
Non avrò piú compassione degli abitanti del paese«, dice lEterno, »anzi, farò cadere ognuno in potere del suo prossimo e in potere del suo re. Essi devasteranno il paese e non libererò alcuno dalle loro mani«.