LEterno ha deciso di distruggere le mura della figlia di Sion, ha teso la corda, non ha ritirato la mano dal distruggere, ha fatto gemere bastioni e mura ambedue languono.
Essa piange amaramente nella notte, le sue lacrime le rigano le guance; fra tutti i suoi amanti non ha alcuno che la consoli; tutti i suoi amici lhanno tradita, le sono diventati nemici.
Per questo io piango, i miei occhi, i miei stessi occhi si sciolgono in lacrime, perché il consolatore che potrebbe ridarmi la vita è lontano da me. I miei figli sono desolati, perché il nemico ha trionfato«.
Poiché io odo un grido come di donna nelle doglie, unangoscia come di donna al suo primo parto: è il grido della figlia di Sion che respira affannosamente e distende le sue mani, dicendo: »Guai a me! Lanima mia viene meno per gli assassini««.
Ma se non ascoltate questo, lanima mia piangerà in segreto a motivo del vostro orgoglio, i miei occhi piangeranno dirottamente e si scioglieranno in lacrime, perché il gregge dellEterno sarà condotto in cattività.
Di loro dunque questa parola: »Versino lacrime i miei occhi giorno e notte senza smettere, perché la vergine figlia del mio popolo è stata colpita da una grande calamità, da una ferita profonda.