La faccia dellEterno li ha dispersi, non volgerà piú su di loro il suo sguardo; non hanno avuto rispetto per i sacerdoti né hanno usato pietà per i vecchi.
Poi si sedettero accanto a lui per sette giorni e sette notti, e nessuno gli rivolse una sola parola, perché vedevano che il suo dolore era molto grande.
»Scendi e siediti nella polvere, o vergine figlia di Babilonia. Siediti in terra, senza trono, o figlia dei Caldei, perché non sarai piú chiamata tenera e delicata.
Come mai siede solitaria la città che era gremita di popolo? La grande fra le nazioni è divenuta come una vedova: la principessa fra le province è stata sottoposta a tributo.
»Perché ce ne stiamo seduti? Radunatevi ed entriamo nelle città fortificate, e in esse periamo. Poiché lEterno, il nostro DIO, ci fa perire e ci fa bere acque avvelenate, perché abbiamo peccato contro lEterno.
In quel giorno i canti del tempio, diventeranno lamenti«, dice il Signore, lEterno. »Ci saranno ovunque molti cadaveri; li getteranno fuori in silenzio«.
Giosuè allora si stracciò le vesti e si gettò col viso a terra, davanti allarca dellEterno fino alla sera, lui e gli anziani dIsraele, e sparsero polvere sul loro capo.
Alzarono gli occhi da lontano ma non lo poterono riconoscere; allora si misero a piangere a gran voce, e ognuno si stracciò le vesti e si cosparse il capo di polvere gettandola verso il cielo.
E si getteranno della polvere sul capo e grideranno, piangendo e lamentandosi, dicendo: »Ahi! Ahi! La grande città in cui tutti coloro che avevano navi sul mare si erano arricchiti della sua magnificenza, perché è stata devastata in un momento!
Allora Eliakim, figlio di Hilkiah, prefetto del palazzo, Scebna il segretario, e Joah figlio di Asaf, larchivista, vennero da Ezechia con le vesti stracciate e gli riferirono le parole di Rabshakeh.
Le strade di Sion sono in lutto, perché nessuno piú viene alle feste solenni; tutte le sue porte sono deserte, i suoi sacerdoti sospirano, le sue vergini sono afflitte ed essa è nellamarezza.