Poiché il Signore, l’Eterno, non fa nulla, senza rivelare il suo segreto ai suoi servi, i profeti.

Ecco ciò che mi fece vedere il Signore, l’Eterno: egli formava cavallette, quando iniziava a crescere la seconda erba; ed ecco, la seconda erba veniva dopo la falciatura del re.

Ecco ciò che mi fece vedere il Signore, l’Eterno: il Signore, l’Eterno, proclamava di voler difendere la sua causa col fuoco; e il fuoco divorò il grande abisso e divorò una parte del paese.

Ecco ciò che egli mi fece vedere: il Signore stava ritto sopra un muro a piombo e con un filo a piombo in mano.

Ecco ciò che mi fece vedere il Signore, l’Eterno: era un cesto di frutti estivi.

Poi l’Eterno mi fece vedere quattro fabbri.

Poi mi fece vedere il sommo sacerdote Giosuè, che stava ritto davanti all’angelo dell’Eterno, e Satana che stava alla sua destra per accusarlo.

prenderai alcune delle primizie di tutti i frutti del suolo da te raccolti nel paese che l’Eterno, il tuo DIO, ti dà, le metterai in un paniere e andrai al luogo che l’Eterno, il tuo DIO, ha scelto per farvi dimorare il suo nome.

Allora il sacerdote prenderà il paniere dalle tue mani e lo deporrà davanti all’altare dell’Eterno, il tuo DIO;

Com’è vero che io vivo«, dice l’Eterno, »anche se Koniah, figlio di Jehoiakim, re di Giuda, fosse un anello da sigillo nella mia mano destra, io ti strapperei di là.

Getterò te e tua madre che ti ha partorito, in un paese straniero dove non siete nati, e là morirete.

E forse quest’uomo Koniah un vaso spregevole, frantumato, o un oggetto in cui non si prova alcun piacere? Perché sono dunque scacciati, lui e la sua discendenza, e gettati in un paese che non conoscono?

(Questo avvenne dopo che il re Jekoniah, la regina, gli eunuchi, i principi di Giuda e di Gerusalemme, gli artigiani e i fabbri furono usciti da Gerusalemme).

Allora Jehoiakin, re di Giuda, uscì incontro al re di Babilonia con sua madre, i suoi servi, i suoi capi e i suoi eunuchi. Cosí il re di Babilonia lo fece prigioniero nell’ottavo anno del suo regno.

Deportò quindi tutta Gerusalemme, tutti i capi, tutti gli uomini valorosi, in numero di diecimila prigionieri, e tutti gli artigiani e i fabbri; non rimase che la gente piú povera del paese.

tutti gli uomini di valore in numero di settemila, gli artigiani e i fabbri, in numero di mille, tutti uomini valorosi e idonei alla guerra. Il re di Babilonia li deportò in Babilonia.

All’inizio del nuovo anno il re Nebukadnetsar mandò a prenderlo e lo fece condurre a Babilonia con gli oggetti preziosi della casa dell’Eterno, Quindi fece re su Giuda e Gerusalemme Sedekia, fratello di Jehoiakin.

Lo misero incatenato in una gabbia e lo condussero al re di Babilonia; lo condussero in una fortezza, perché la sua voce non fosse piú udita sui monti d’Israele.

Or in tutto il paese d’Israele non si trovava alcun fabbro, perché i Filistei dicevano: »Gli Ebrei non fabbrichino spade o lance«.

Così tutti gl’Israeliti scendevano dai Filistei per affilare chi il suo vomero, chi la sua zappa, chi la sua scure, chi la sua vanga.