Jérémie 15:10
Guai a me, madre mia, perché mi hai partorito come uomo di lite e di contesa per tutto il paese. Non ho dato nulla in prestito, né altri hanno prestato a me eppure tutti mi maledicono.
Job 3:3-16
3
»Perisca il giorno in cui nacqui e la notte che disse: E’ stato concepito un maschio!".
4
Quel giorno sia tenebre, non se ne curi Dio dall’alto, né splenda su di esso la luce!
5
Se lo riprendano le tenebre e l’ombra di morte, si posi su di esso una nube, la tempesta del giorno lo spaventi!
6
Quella notte se la prenda l’oscurità non sia inclusa nei giorni dell’anno, non entri nel conto dei mesi!
7
Sí, quella notte sia notte sterile, non penetri in essa alcun grido di gioia.
8
La maledicano quelli che maledicono il giorno, quelli esperti nell’evocare Leviathan.
9
Si oscurino le stelle del suo crepuscolo, aspetti la luce, ma non ne abbia alcuna e non veda lo spuntar del giorno
10
perché non chiuse la porta del grembo di mia madre e non celò il dolore ai miei occhi.
11
Perché non sono morto nel grembo di mia madre? Perché non spirai appena uscito dal suo ventre?
12
Perché mai mi hanno accolto le ginocchia, e le mammelle per poppare?
13
Sí, ora giacerei tranquillo, dormirei e avrei riposo,
14
insieme ai re e ai consiglieri della terra, che si sono costruiti rovine desolate,
15
o insieme ai principi che possedevano oro o che riempirono d’argento i loro palazzi.
16
O perché non sono stato come un aborto nascosto, come bimbi che non hanno mal visto la luce?