Poiché la calamità che viene da Dio mi incute spavento, e a motivo della sua maestà non potevo fare nulla.

Nel giorno della mia avversità ho cercato il Signore, durante la notte la mia mano è rimasta protesa senza stancarsi e l’anima mia ha rifiutato di essere consolata.

Tu mantieni aperte le mie palpebre; sono cosí turbato che non posso parlare.

Durante la notte mi ritorna alla mente il mio canto, medito nel mio cuore e il mio spirito investiga.

E la sua benignità cessata per sempre e la sua parola venuta meno per le generazioni future?

Sono stato afflitto e moribondo fin dalla giovinezza; ho sofferto i tuoi terrori e sono smarrito.

Sopra di me è passata la tua ardente ira; i tuoi terrori mi hanno annientato,

Benedetto l’uomo che confida nell’Eterno e la cui fiducia è l’Eterno!

O Eterno, speranza d’Israele, tutti quelli che ti abbandonano saranno svergognati. »Quelli che si allontanano da me saranno scritti in terra, perché hanno abbandonato l’Eterno la sorgente d’acqua viva«,

O Eterno, mia forza, mia fortezza, e mio rifugio nel giorno dell’avversità, a te verranno le nazioni dalle estremità della terra e diranno: »I nostri padri hanno ereditato soltanto menzogne, vanità e cose che non giovano a nulla«.

Al maestro del coro. Salmo di Davide. Beato chi si prende cura del povero; l’Eterno lo libererà nel giorno dell’avversità.

Ma io celebrerò la tua potenza e al mattino loderò ad alta voce la tua benignità, perché tu sei stato per me una fortezza e un rifugio nel giorno dell’avversità.

L’Eterno è buono, una fortezza nel giorno dell’avversità; egli conosce quelli che si rifugiano in lui.

Perciò prendete l’intera armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio e restare ritti in piedi dopo aver compiuto ogni cosa.