Hai forse rigettato completamente Giuda, o ti sei disgustato di Sion? Hai colpito e non c’è guarigione per noi? Noi aspettavamo la pace, ma non c’è alcun bene, un tempo di guarigione, ma ecco il terrore.

Anche la mia anima è grandemente afflitta; e tu, o Eterno, fino a quando?

Al maestro del coro. Salmo di Davide. Fino a quando, o Eterno, mi dimenticherai? Sarà forse per sempre? Fino a quando mi nasconderai il tuo volto?

Guarda attentamente e rispondimi, o Eterno, DIO mio, illumina i miei occhi, affinché non m’addormenti nel sonno della morte,

Io sono l’uomo che ha visto l’afflizione sotto la verga del suo furore.

Sí, contro di me egli ha volto ripetutamente la sua mano tutto il giorno.

Ha costruito bastioni contro di me, mi ha circondato di amarezza e di affanno.

Mi ha costruito attorno un muro, perché non esca; ha reso pesante la mia catena.

Egli ha sbarrato le mie vie con pietre tagliate, ha reso i miei sentieri tortuosi.

Ha deviato le mie vie, mi ha dilaniato e mi ha reso desolato.

Ha fatto penetrare nel mio cuore le frecce della sua faretra.

Mi ha saziato di amarezza, mi ha fatto bere assenzio,

Hai allontanato la mia anima dalla pace, ho dimenticato il benessere.

Cosí dice l’Eterno: »Il tuo male è incurabile, la tua ferita è grave.

Perché gridi a causa del tuo male? Il tuo dolore è insanabile. Io ti ho fatto queste cose per la grandezza della tua iniquità, per la moltitudine dei tuoi peccati.

Dovrei mentire contro la mia giustizia? La mia ferita è incurabile, benché sia senza peccato".

Le sue ferite infatti sono incurabili, perché sono giunte fino a Giuda, sono arrivate fino alla porta del mio popolo, a Gerusalemme stessa.

Ecco, oggi io faccio di te una città fortificata, una colonna di ferro e un muro di bronzo contro tutto il paese, contro i re di Giuda, contro i suoi principi, contro i suoi sacerdoti e contro il popolo del paese.

Essi combatteranno contro di te ma non ti vinceranno, perché io sono con te per liberarti, dice l’Eterno«.

Tu mi hai persuaso, o Eterno, e io mi sono lasciato persuadere; tu sei piú forte di me e hai vinto. Sono diventato oggetto di scherno ogni giorno; ognuno si fa beffe di me.

I nobili fra loro mandano i loro giovani a cercare acqua; essi vanno alle cisterne, ma non trovano acqua e ritornano con i loro vasi vuoti; sono pieni di vergogna e di confusione, e si coprono il capo.

Ma i miei fratelli mi hanno deluso come un torrente, come l’acqua dei torrenti che svaniscono.

ma nella stagione calda svaniscono con il calore estivo scompaiono dal loro posto.

Le carovane di Tema li cercano attentamente, i viandanti di Sceba sperano In essi,