Ma tu, o Eterno, mi conosci, mi vedi ed esamini il mio cuore, nei tuoi confronti. Trascinali al macello come pecore e appartali per il giorno del massacro!
Io tuttavia non ho rifiutato di essere loro pastore seguendo te né ho desiderato il giorno funesto. Tu conosci ciò che è uscito dalla mia bocca, perché veniva dalla tua presenza.
Dopo che ebbero mangiato, Gesú disse a Simon Pietro: »Simone di Giona mi ami tu piú di costoro?«. Gli rispose »Certo Signore, tu lo sai che io ti amo«. Gesú gli disse: »Pasci i miei agnelli«.
16
Gli chiese di nuovo una seconda volta: »Simone di Giona, mi ami tu?«. Gli rispose: »Certo Signore, tu lo sai che io ti amo«. Gesú gli disse: »Abbi cura delle mie pecore«.
17
Gli chiese per la terza volta: »Simone di Giona, mi ami tu?«. Pietro si rattristò che per la terza volta gli avesse chiesto: »Mi ami tu?«, e gli rispose: »Signore, tu sai ogni cosa, tu sai che io ti amo«. Gesú gli disse: »Pasci le mie pecore.
Conoscendo dunque il timore del Signore, persuadiamo gli uomini, e siamo conosciuti da Dio, or io spero di essere conosciuto anche dalle vostre coscienze.
LEterno me lha fatto sapere e io lho saputo; allora tu mi hai mostrato le loro azioni.
19
Io ero come un agnello mansueto condotto al macello e non sapevo che ordivano macchinazioni contro di me, dicendo: »Distruggiamo lalbero col suo frutto e eliminiamolo dalla terra dei viventi, affinché il suo nome non sia piú ricordato«.
20
Ma, o Eterno degli eserciti, giusto giudice, che scruti la mente e il cuore, fammi vedere la tua vendetta su di loro, perché ti ho reso noto la mia causa.
Ma tu, o Eterno degli eserciti, che provi il giusto e scruti la mente e il cuore, fammi vedere la tua vendetta su di loro, perché a te ho affidato la mia causa.
O mio DIO, ricordati di Tobiah e di Sanballat, per queste loro opere, e anche della profetessa Noadiah e degli altri profeti che hanno cercato di spaventarmi!
Ordinai pure ai Leviti, che si purificassero e venissero a custodire le porte per santificare il giorno del sabato. Anche per questo ricordati di me, o mio DIO, e abbi pietà di me secondo la grandezza della tua misericordia!
Non fate le vostre vendette, cari miei, ma lasciate posto allira di Dio, perché sta scritto: »A me la vendetta, io renderò la retribuzione, dice il Signore«.
e gridarono a gran voce dicendo: »Fino a quando aspetti, o Signore, che sei il Santo e il Verace, a fare giustizia del nostro sangue sopra coloro che abitano sulla terra?«.
»Ti supplico, o Eterno, ricordati come ho camminato davanti a te con fedeltà e con cuore integro e ho fatto ciò che è bene ai tuoi occhi«. Poi Ezechia diede in un gran pianto.
Guai a me, madre mia, perché mi hai partorito come uomo di lite e di contesa per tutto il paese. Non ho dato nulla in prestito, né altri hanno prestato a me eppure tutti mi maledicono.
Perciò cosí dice lEterno riguardo agli uomini di Anathoth che cercano la tua vita, dicendo: »Non profetizzare nel nome dellEterno, perché non abbia a morire per mano nostra«.
Poiché ogni volta che io parlo, grido e proclamo: »Violenza e saccheggio!« Sí, la parola dellEterno è per me un motivo di obbrobrio e di scherno ogni giorno.
E chiunque ha lasciato casa, fratelli, sorelle, padre, madre, moglie, figli o campi per amore del mio nome, ne riceverà il centuplo ed erediterà la vita eterna.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno, vi scomunicheranno e vitupereranno, e bandiranno il vostro nome come malvagio, a causa del Figlio delluomo.
Rallegratevi in quel giorno e saltate di gioia, perché ecco, il vostro premio è grande in cielo, nello stesso modo infatti i loro padri trattavano i profeti.
Se siete vituperati per il nome di Cristo, beati voi, poiché lo Spirito di gloria e lo Spirito di Dio riposa su di voi; da parte loro egli è bestemmiato, ma da parte vostra egli è glorificato.
15
Nessuno di voi abbia a soffrire come omicida o ladro o malfattore, o perché si impiccia negli affari degli altri;
16
ma, se uno soffre come cristiano, non si vergogni, anzi glorifichi Dio a questo riguardo.