Se non date ascolto, se non vi mettete in cuore di dar gloria al mio nome« dice lEterno degli eserciti, »manderò su di voi la maledizione e maledirò le vostre benedizioni; sí, le ho già maledette, perché non vi mettete questo in cuore.
Di loro dunque questa parola: »Versino lacrime i miei occhi giorno e notte senza smettere, perché la vergine figlia del mio popolo è stata colpita da una grande calamità, da una ferita profonda.
Io tuttavia non ho rifiutato di essere loro pastore seguendo te né ho desiderato il giorno funesto. Tu conosci ciò che è uscito dalla mia bocca, perché veniva dalla tua presenza.
»Io mi pento di aver costituito Saul re, perché si è allontanato da me e non ha eseguito i miei ordini«. Samuele ne fu rattristato e gridò allEterno tutta la notte.
Samuele non andò più a vedere Saul fino al giorno della sua morte, perché Samuele faceva cordoglio per Saul; e lEterno si pentì di aver fatto Saul re dIsraele.
Essa piange amaramente nella notte, le sue lacrime le rigano le guance; fra tutti i suoi amanti non ha alcuno che la consoli; tutti i suoi amici lhanno tradita, le sono diventati nemici.
Per questo io piango, i miei occhi, i miei stessi occhi si sciolgono in lacrime, perché il consolatore che potrebbe ridarmi la vita è lontano da me. I miei figli sono desolati, perché il nemico ha trionfato«.
Il loro cuore grida al Signore: »O mura della figlia di Sion, fate scorrere come un torrente, le lacrime giorno e notte. Non datevi pace, non abbiano riposo le pupille dei vostri occhi.
dicendo: »Oh, se tu, proprio tu, avessi riconosciuto almeno in questo tuo giorno le cose necessarie alla tua pace! Ma ora esse sono nascoste agli occhi tuoi.
Al maestro del coro. Sul motivo: »I gigli della testimonianza«. Salmo di Asaf. Ascolta, o pastore dIsraele, che guidi Giuseppe come un gregge, tu che siedi sopra i Cherubini, risplendi nella tua gloria.
Allora il suo popolo si ricordò dei giorni antichi di Mosè Dovè colui che li fece uscire dal mare col pastore del suo gregge? Dovè colui che metteva in mezzo a loro il suo santo Spirito,
Come un gregge di pecore consacrate, come il gregge di Gerusalemme, nelle sue feste solenni, cosí le città devastate saranno riempite di greggi di uomini. Allora riconosceranno che io sono lEterno«.