I farisei, veduto ciò, dissero ai suoi discepoli: »Perché il vostro Maestro mangia insieme ai pubblicani, e ai peccatori?«.

Ma gli scribi e i farisei di quel luogo mormoravano contro i discepoli di Gesú, dicendo: »Perché mangiate e bevete con i pubblicani e i peccatori?«.

Al vedere questo, il fariseo che lo aveva invitato disse fra sé: »Se costui fosse un profeta, saprebbe chi e quale genere di persona e la donna che lo tocca perché è una peccatrice«.

E i farisei e gli scribi mormoravano, dicendo: »Costui accoglie i peccatori e mangia con loro«.

Udito ciò, egli si adirò e non volle entrare; allora suo padre uscí e lo pregava di entrare.

Ma quando è tornato questo tuo figlio, che ha divorato i tuoi beni con le meretrici, tu hai ammazzato per lui il vitello ingrassato

Disse ancora questa parabola per certuni che presumevano di essere giusti e disprezzavano gli altri.

Il fariseo, stando in piedi, dentro di sé pregava cosí: »O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, rapaci, ingiusti, adulteri, e neppure come quel pubblicano.

Ma egli mi disse: »Va’ perché io ti manderò lontano tra i gentili?«.

Essi lo ascoltarono fino a questo punto; poi alzarono la voce, dicendo: »Togli dal mondo un tale uomo, perché non è degno di vivere!«.

Ecco, tu ti chiami Giudeo, ti fondi sulla legge e ti glori in Dio,

e sei convinto di essere guida di ciechi, luce di quelli che sono nelle tenebre,

Tu dunque che insegni agli altri, non insegni a te stesso? Tu che predichi che non si deve rubare, rubi?

Tu che ti glori nella legge, disonori Dio trasgredendo la legge?

Perché la circoncisione, è vantaggiosa se tu osservi la legge, ma se sei trasgressore della legge, la tua circoncisione diventa incirconcisione.

E se colui che per natura è incirconciso adempie la legge, non giudicherà egli te che con la lettera e la circoncisione sei trasgressore della legge?

ma Giudeo è colui che lo è interiormente, e la circoncisione è quella del cuore, nello spirito, e non nella lettera; e d’un tal Giudeo la lode non proviene dagli uomini, ma da Dio.

Costoro sono quelli che causano le divisioni, gente carnale, che non ha lo Spirito.

L’Eterno odia queste sei cose, anzi sette sono per lui un abominio:

gli occhi alteri, la lingua bugiarda, le mani che versano sangue innocente,

Come l’aceto ai denti e il fumo agli occhi, cosí è il pigro per quelli che lo mandano.

Chiunque è superbo di cuore è un abominio per l’Eterno; anche se stringe la mano ad un altro per un’alleanza, non rimarrà impunito.

Ma egli dà una grazia ancor piú grande; perciò dice: »Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili«

Similmente voi, giovani, siate sottomessi agli anziani. Sí, sottomettetevi tutti gli uni agli altri e rivestitevi di umiltà, perché Dio resiste ai superbi, ma dà grazia agli umili.

L’Eterno non gli potrà mai perdonare; ma in tal caso l’ira dell’Eterno e la sua gelosia arderanno contro quell’uomo e tutte le maledizioni scritte in questo libro si poseranno su di lui, e l’Eterno cancellerà il suo nome di sotto al cielo;

e disse: lo nasconderò loro la mia faccia e vedrò quale sarà la loro fine, perché sono una generazione perversa, figli in cui non vi è alcuna fedeltà.

Poiché un fuoco si è acceso nella mia ira e brucerà fino nel piú profondo dello Sceol; divorerà la terra e i suoi prodotti e darà fuoco alle fondamenta delle montagne.