Ma Sion ha detto: »L’Eterno mi ha abbandonato, il Signore mi ha dimenticato«.

Non sarai piú chiamata »Abbandonata« né la tua terra sarà piú detta »Desolazione« ma sarai chiamata »La mia delizia è in lei« e la tua terra »Maritata« perché l’Eterno trova piacere in te, e la tua terra avrà uno sposo.

»Dite ai vostri fratelli: »Ammi« e alle vostre sorelle »Ruhamah«.

Protestate con vostra madre protestate, perché essa non è mia moglie e io non sono suo marito. Allontani dalla sua faccia le sue prostituzioni e i suoi adulteri di mezzo alle sue mammelle;

»Perciò, ecco, io l’attirerò, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore.

Allora le darò le sue vigne e la valle di Akor come porta di speranza; là ella canterà come ai giorni della sua giovinezza, come quando uscí fuori dal paese d’Egitto.

Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo.

Ma Dio, che consola gli afflitti, ci ha consolati con la venuta di Tito,

Ora mi rallegro, non perché siete stati rattristati, ma perché siete stati rattristati a ravvedimento, poiché siete stati rattristati secondo Dio, affinché in nessuna cosa aveste a ricevere alcun danno da parte nostra.

La tristezza secondo Dio infatti produce ravvedimento a salvezza, che non ha rimpianto; ma la tristezza del mondo produce la morte.

Sia benedetta la tua fonte e rallegrati con la sposa della tua gioventú.

Godi la vita con la moglie che ami per tutti i giorni della tua vita di vanità, che egli ti ha concesso sotto il sole per tutti i giorni della tua vanità, perché questa è la tua parte nella vita e nella fatica che compi sotto il sole.

Eppure dite: »Per quale ragione?«. Poiché l’Eterno è testimone fra te e la moglie della tua giovinezza, verso la quale ti sei comportato perfidamente, benché ella sia la tua compagna e la moglie del tuo patto.