Contempla Sion, la città delle nostre solennità! I tuoi occhi vedranno Gerusalemme, dimora tranquilla, tenda che non sarà piú rimossa, i suoi piuoli non saranno piú divelti e nessuna delle sue funi sarà strappata.
Perciò i tuoi luoghi deserti e desolati e il tuo paese una volta colpito dalla distruzione saranno ora troppo angusti per gli abitanti, mentre quelli che ti divoravano saranno ben lontani.
I figli che avrai dopo quelli che hai perso, ti diranno allorecchio: »Questo posto è troppo angusto per me; fammi piú spazio, perché mi possa stabilire
La mia tenda è devastata e tutte le mie corde sono rotte, i miei figli sono andati lontano da me e non sono piú non cè piú nessuno che pianti la mia tenda o che rialzi i miei padiglioni.