Lo Spirito del Signore, l’Eterno, è su di me, perché l’Eterno mi ha unto per recare una buona novella agli umili; mi ha inviato a fasciare quelli dal cuore rotto, a proclamare la libertà a quelli in cattività, l’apertura del carcere ai prigionieri

Tutte queste cose le ha fatte la mia mano e tutte quante sono venute all’esistenza, dice l’Eterno. Su chi dunque volgerò lo sguardo? Su chi è umile, ha lo spirito contrito e trema alla mia parola.

Tu hai riversato un’abbondante pioggia o DIO, e hai ridato vigore alla tua eredità.

Il tuo gregge vi trovò una dimora, e nella tua bontà, o DIO, hai provveduto per i miseri.

Poiché egli libererà il bisognoso che grida, e il misero che non ha chi lo aiuti.

Egli avrà compassione del debole e del bisognoso e salverà la vita dei bisognosi.

quando l’Eterno ricostruirà Sion e apparirà nella sua gloria.

Egli ascolterà la preghiera dei derelitti e non disprezzerà la loro supplica.

»Beati i poveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli.

»O voi tutti che siete assetati, venite alle acque, e voi che non avete denaro venite, comprate e mangiate! Venite, comprate senza denaro e senza pagare vino e latte!

Là il popolo ebbe sete di acqua e mormorò contro Mosè, dicendo: »Perché ci hai fatti salire dall’Egitto per farci morire di sete noi, i nostri figli e il nostro bestiame?«.

Ecco, io starò davanti a te, là sulla roccia in Horeb; tu percuoterai la roccia, ne scaturirà dell’acqua e il popolo berrà«. Mosè fece così davanti agli occhi degli anziani d’Israele.

L’anima mia è assetata di DIO, del Dio vivente. Quando verrò e comparirò davanti a DIO?

Salmo di Davide, quando era nel deserto di Giuda. O DIO tu sei il mio DIO, io ti cerco al mattino; l’anima mia è assetata di te a te anela la mia carne in terra arida e riarsa, senz’acqua.

Cosí ti ho ammirato nel santuario, contemplando la tua forza e la tua gloria.

Ecco, verranno i giorni«, dice il Signore, l’Eterno, »in cui manderò la fame nel paese, non fame di pane né sete di acqua, ma piuttosto di udire le parole dell’Eterno.

In quel giorno le belle fanciulle e i giovani scelti verranno meno per la sete.

Beati coloro che sono affamati e assetati di giustizia, perché essi saranno saziati.

Gesú rispose e le disse: »Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: »Dammi da bere tu stessa gliene avresti chiesto, ed egli ti avrebbe dato dell’acqua viva«

Sei tu forse piú grande di Giacobbe nostro padre, che ci diede questo pozzo e ne bevve egli stesso, i suoi figli e il suo bestiame?«.

ma chi beve dell’acqua che io gli darò non avrà mai piú sete in eterno; ma l’acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d’acqua che zampilla in vita eterna«.

Or nell’ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesú si alzò in piedi ed esclamò dicendo: »Se qualcuno ha sete, venga a me e beva.

Or egli disse questo dello Spirito, che avrebbero ricevuto coloro che avrebbero creduto in lui; lo Spirito Santo infatti non era ancora stato dato, perché Gesú non era stato ancora glorificato.

E mi disse ancora: »E’ fatto! Io sono l’Alfa e l’Omega, il principio e la fine; a chi ha sete io darò in dono della fonte dell’acqua della vita.

E lo Spirito e la sposa dicono: »Vieni!«. E chi ode dica: »Vieni«. E chi ha sete, venga; e chi vuole, prenda in dono dell’acqua della vita.

Il mio vigore si è inaridito come un coccio d’argilla e la mia lingua è attaccata al mio palato; tu mi hai posto nella polvere della morte.

La lingua del lattante si attacca al suo palato per la sete; i bambini domandano pane ma non c’è chi ne dia loro.

Allora, gridando, disse: »Padre Abrahamo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito per rinfrescarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma

O popolo di Sion che abiti a Gerusalemme, tu non piangerai piú. Egli ti farà certamente grazia, udendo la voce del tuo grido; appena udirà, ti risponderà.

Poi ebbe gran sete e invocò l’Eterno, dicendo: »Tu hai concesso questa grande liberazione per mano del tuo servo; ma dovrò ora morire di sete e cadere nelle mani degli incirconcisi?«.

Allora DIO fendè la roccia concava che è a Lehi, e ne uscì dell’acqua. Egli bevve, il suo spirito si rianimò ed egli riprese vita. Perciò chiamò quella fonte En-Hakkore; essa esiste a Lehi anche oggi.

Quest’afflitto ha gridato, e l’Eterno lo ha esaudito e l’ha salvato da tutte le sue avversità.

Invocami nel giorno dell’avversità, io ti libererò e tu mi glorificherai«.

Egli ascolterà la preghiera dei derelitti e non disprezzerà la loro supplica.

Affamati e assetati, la vita veniva meno in loro.

Ma nella loro avversità gridarono all’Eterno ed egli li liberò dalle loro angosce;

Ma egli mi ha detto: »La mia grazia ti basta, perché la mia potenza è portata a compimento nella debolezza«. Perciò molto volentieri mi glorierò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me.

Farò camminare i ciechi per una via che non conoscevano e li condurrò per sentieri sconosciuti; cambierò davanti a loro le tenebre in luce e i luoghi tortuosi in pianura. Queste cose farò per loro e non li abbandonerò.

Ed ecco, io sono con te e ti proteggerò dovunque andrai, e ti ricondurrò in questo paese; poiché non ti abbandonerò prima di aver fatto quello che ti ho detto«.

Poiché l’Eterno non ripudierà il suo popolo e non abbandonerà la sua eredità.

Nel vostro comportamento non siate amanti del denaro e accontentatevi di quello che avete, perché Dio stesso ha detto: »Io non ti lascerò e non ti abbandonerò«.

Cosí possiamo dire con fiducia: »Il Signore è il mio aiuto, e io non temerò. Che cosa mi potrà fare l’uomo?«.