Esaïe 37:4
Forse l’Eterno, il tuo DIO, ha udito le parole di Rabshakeh, che il re di Assiria suo signore, ha mandato a insultare il DIO vivente, e lo castigherà a motivo delle parole che l’Eterno, il tuo DIO, ha udito. Innalza dunque una preghiera per il residuo che ancora rimane«.
Esaïe 36:15-20
15
né vi faccia Ezechia riporre la vostra fiducia nell’Eterno, dicendo: Certamente l’Eterno ci libererà; questa città non sarà data nelle mani del re di Assiria
16
Non date ascolto ad Ezechia, perché cosí dice il re di Assiria: Fate pace con me e arrendetevi, e ciascuno di voi potrà mangiare i frutti della sua vite e del suo fico, e ognuno potrà bere l’acqua della sua cisterna,
17
finché io non venga per condurvi in un paese simile al vostro, un paese di grano e di mosto, un paese di pane e di vigne.
18
Ezechia non vi inganni, dicendo: »L’Eterno ci libererà« Ha qualcuno degli dèi delle nazioni potuto liberare il suo paese dalle mani del re di Assiria?
19
Dove sono gli dèi di Hamath e di Arpad? Dove sono gli dèi di Sefarvaim? Hanno forse essi liberato Samaria, dalle mie mani?
20
Chi fra tutti gli dèi di questi paesi ha liberato il proprio paese dalle mie mani perché l’Eterno possa liberare Gerusalemme dalle mie mani?«.
2 Rois 19:22
Chi hai insultato e oltraggiato? Contro chi hai alzato la voce e arrogantemente levato i tuoi occhi? Contro il Santo d’Israele!
2 Rois 19:23
Per mezzo dei tuoi messaggeri hai insultato il Signore e hai detto: »Con la moltitudine dei miei carri sono salito in cima ai monti, nei recessi del Libano. Abbatterò i suoi cedri piú alti e i suoi cipressi piú belli; giungerò al suo rifugio piú remoto nella parte piú lussureggiante della foresta.
Esaïe 10:13
Infatti egli dice: »L’ho fatto con la forza della mia mano e con la mia sapienza, perché sono intelligente, ho rimosso i confini dei popoli, ho depredato i loro tesori e come uomo potente ho deposto quelli che erano sul trono.
Esaïe 10:14
La mia mano ha trovato come un nido le ricchezze dei popoli, come uno raccoglie delle uova abbandonate, cosí io ho raccolto la terra intera e non ci fu nessuno che abbia mosso le ali, o abbia aperto il becco e pigolato«.
Esaïe 36:9
Come potresti far retrocedere un solo capitano fra i piú piccoli servi del mio signore? Ma tu confidi nell’Egitto per avere carri e cavalieri.
Exode 15:9
Il nemico diceva: »Inseguirò, raggiungerò, dividerò le spoglie, la mia brama si sazierà su di loro; sguainerò la mia spada, la mia mano li sterminerà«.
Psaumes 20:7
Alcuni confidano nei carri e altri nei cavalli, ma noi ricorderemo il nome dell’Eterno, il nostro DIO.
Daniel 4:30
il re prese a dire: »Non è questa la grande Babilonia, che io ho costruito come residenza reale con la forza della mia potenza e per la gloria della mia maestà?«.
Esaïe 10:18
Egli consumerà la gloria della sua foresta e della sua fertile campagna dall’anima fino al corpo; sarà come un ammalato che viene meno.
Esaïe 14:8
Perfino i cipressi e i cedri del Libano gioiscono per te e dicono: »Da quando sei atterrato, nessun tagliabosco è piú salito contro di noi«.
Ezechiel 31:3-18
3
Ecco, l’Assiria era un cedro del Libano, dai bei rami, dall’ombra di una foresta, dal tronco elevato e dalla cima che si ergeva tra folti rami.
4
Le acque lo facevano crescere, l’acqua del sottosuolo l’aveva reso elevato, con i suoi fiumi che scorrevano tutt’intorno al luogo dov’era piantato, mentre mandava i suoi ruscelli a tutti gli alberi della campagna.
5
Perciò la sua altezza si era elevata sopra tutti gli alberi della campagna, i suoi rami si erano moltiplicati, le sue fronde si erano allungate per l’abbondanza delle acque durante la sua crescita.
6
Tutti gli uccelli del cielo facevano il nido tra i suoi rami, tutte le bestie della campagna figliavano sotto le sue fronde e tutte le grandi nazioni dimoravano alla sua ombra.
7
Era bello nella sua grandezza per la lunghezza dei suoi rami, perché la sua radice era presso acque abbondanti.
8
I cedri non lo superavano nel giardino a di DIO, i cipressi non riuscivano ad eguagliare i suoi rami e i castagni non erano neppure come le sue fronde nessun albero nel giardino di DIO gli era pari in bellezza.
9
L’avevo reso bello nell’abbondanza dei suoi rami, per cui lo invidiavano tutti gli alberi dell’Eden, che erano nel giardino di DIO«.
10
Perciò cosí dice il Signore, l’Eterno: »Poiché si è elevato in altezza e ha posto la sua cima tra folti rami e il suo cuore si è insuperbito nella sua altezza,
11
lo darò in mano del piú potente fra le nazioni, perché faccia di lui ciò che gli piace; io l’ho scacciato per la sua malvagità.
12
Stranieri, i piú terribili fra le nazioni, l’hanno tagliato e l’hanno abbandonato; i suoi rami sono caduti sui monti e in tutte le valli e le sue fronde giacciono spezzate presso tutti i corsi d’acqua del paese; tutti i popoli della terra sono discesi allontanandosi dalla sua ombra e l’hanno abbandonato.
13
Sulle sue rovine si posano tutti gli uccelli del cielo e sulle sue fronde sono tutte le bestie della campagna,
14
perché nessun albero piantato presso le acque si insuperbisca per la sua altezza, non sporga piú la sua cima tra folti rami e perché nessun albero che beve acqua si innalzi per la sua forza nella sua altezza, perché sono tutti dati alla morte, alle profondità della terra, in mezzo ai figli degli uomini, tra quelli che scendono nella fossa«.
15
Cosí dice il Signore, l’Eterno: »Nel giorno in cui discese nello Sceol, io feci fare cordoglio; per lui copersi l’abisso, arrestai i suoi fiumi e le grandi acque furono fermate; per lui feci fare cordoglio al Libano e per lui tutti gli alberi della campagna appassirono.
16
Al rumore della sua caduta feci tremare le nazioni, quando lo feci scendere nello Sceol, assieme a quelli che scendono nella fossa; e nelle profondità della terra si consolarono tutti gli alberi dell’Eden, i piú scelti e i piú belli del Libano, tutti quelli che si abbeveravano alle acque.
17
Anch’essi discesero con lui nello Sceol tra quelli uccisi dalla spada, sí, quelli che erano il suo braccio e stavano alla sua ombra in mezzo alle nazioni.
18
A chi dunque somigli per gloria e grandezza fra gli alberi dell’Eden? Tuttavia sarai precipitato con gli alberi dell’Eden nelle profondità della terra; giacerai in mezzo agl’incirconcisi, insieme a quelli uccisi dalla spada. Questo è ciò che sarà del Faraone e di tutta la sua moltitudine«, dice il Signore, l’Eterno.
Daniel 4:8-14
8
Infine si presentò davanti a me Daniele, chiamato Beltshatsar dal nome del mio dio, e in cui è lo spirito degli dèi santi, e io gli raccontai il sogno:
9
Beltshatsar, capo dei maghi, poiché io so che io spirito degli dèi santi è in te e che nessun segreto ti preoccupa, raccontami le visioni del mio sogno che ho fatto e la sua interpretazione.
10
Le visioni della mia mente mentre ero sul mio letto sono queste: Io guardavo, ed ecco un albero in mezzo alla terra, la cui altezza era grande.
11
L’albero crebbe e divenne forte; la sua cima giungeva al cielo e si poteva vedere dalle estremità di tutta la terra.
12
Il suo fogliame era bello, il suo frutto abbondante e in esso c’era cibo per tutti; sotto di esso trovavano ombra le bestie dei campi, gli uccelli del cielo dimoravano fra i suoi rami e da lui prendeva cibo ogni essere vivente.
13
Mentre sul mio letto osservavo le visioni della mia mente, ecco un guardiano, un santo, scese dal cielo,
14
gridò con forza e disse cosí: »Tagliate l’albero e troncate i suoi rami, scuotete le sue foglie e disperdetene i frutti; fuggano gli animali di sotto a lui e gli uccelli di tra i suoi rami.
Daniel 4:20-22
20
L’albero che tu hai visto, che era divenuto grande e forte, la cui cima giungeva al cielo e si vedeva da tutte le parti della terra,
21
il cui fogliame era bello, il frutto abbondante, in cui c’era cibo per tutti, sotto il quale dimoravano le bestie dei campi e sui cui rami facevano il nido gli uccelli del cielo,
22
sei tu, o re, che sei diventato grande e forte; la tua grandezza è cresciuta ed è giunta fino al cielo e il tuo dominio fino alle estremità della terra.
Zacharie 11:1
Apri le tue porte, Libano, perché il fuoco divori i tuoi cedri.
Zacharie 11:2
Gemi, cipresso, perché il cedro è caduto, perché gli alberi maestosi sono devastati. Urlate, querce di Bashan, perché la foresta impenetrabile è abbattuta.
Esaïe 29:17
Ancora un brevissimo tempo e il Libano sarà mutato in un frutteto, e il frutteto sarà considerato come una foresta.