Il fico mette fuori i suoi fichi acerbi, e le viti in fiore diffondono una soave fragranza. Alzati, amica mia, mia bella, e vieni.

Lèvati, aquilone, e vieni, austro, soffia sul mio giardino, e i suoi aromi si effondano! Entri il mio diletto nel suo giardino e ne mangi i frutti squisiti!

Il mio diletto è sceso nel suo giardino, nelle aiuole di balsamo a pascolare il gregge nei giardini e a cogliere gigli.

Io sono discesa nel giardino dei noci per vedere le piante verdeggianti della valle, per vedere se le viti erano in fiore e i melograni mettevano le gemme.

Vieni, mio diletto, usciamo nei campi, passiamo la notte nei villaggi!

Alziamoci presto al mattino per andare nelle vigne e per vedere se la vite ha messo i germogli e i suoi fiori sono sbocciati, e se i melograni sono in fiore. Là ti darò il mio amore.

Poiché dovunque due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro«.

insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell’età presente. Amen«.

Chi ha i miei comandamenti e li osserva, è uno che mi ama, e chi mi ama sarà amato dal Padre mio; e io lo amerò e mi manifesterò a lui«.

Gesú rispose e gli disse: »Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l’amerà, e noi verremo a lui e faremo dimora presso di lui.

Dimmi, o tu che il mio cuore ama dove pascoli il gregge e dove lo fai riposare a mezzogiorno. Perché mai dovrei io essere come una donna velata presso le greggi dei tuoi compagni?

Ecco il letto di Salomone, intorno al quale stanno sessanta uomini valorosi, dei prodi d’Israele.

Il re Salomone si è fatto una lettiga con legno del Libano.

Uscite, figlie di Sion, mirate il re Salomone con la corona di cui l’ha incoronato sua madre, nel giorno delle sue nozze, nel giorno dell’allegrezza del suo cuore.

Che cos’è il tuo diletto piú di un altro diletto, o la piú bella fra le donne? Che cos’è il tuo diletto piú di un altro diletto perché ci scongiuri cosí?

Il suo capo è oro finissimo, i suoi riccioli sono crespi, neri come il corvo.

Le sue guance sono come un’aiuola di balsamo, come aiuole di erbe aromatiche; le sue labbra sono gigli, che stillano mirra liquida.

Le sue gambe sono colonne di marmo, fondate su basi d’oro puro. Il suo aspetto è come il Libano, maestoso come i cedri.

Egli le rispose: »Va’!«. E la lasciò andare per due mesi. Così ella se ne andò con le sue compagne e pianse sui monti la sua verginità.

Quando la gente del posto lo vide, portò trenta compagni perché stessero con lui.

Ella sarà condotta al re in vesti ricamate, seguita dalle vergini sue compagne, che saranno presentate a te.

O mia colomba, che stai nelle fenditure delle rocce, nei nascondigli dei dirupi, fammi vedere il tuo viso, fammi udire la tua voce, perché la tua voce è piacevole, e il tuo viso è leggiadro«.

Invocami nel giorno dell’avversità, io ti libererò e tu mi glorificherai«.

E qualunque cosa chiederete nel nome mio la farò, affinché il Padre sia glorificato nel Figlio.

Se chiedete qualche cosa nel nome mio, io la farò«.

Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quel che volete e vi sarà fatto,

Finora non avete chiesto nulla nel mio nome; chiedete e riceverete, affinché la vostra gioia sia completa.