Io vi scongiuro, o figlie di Gerusalemme, per le gazzelle e per le cerve dei campi, non destate e non svegliate l’amore mio, finché cosí le piace.

O figlie di Gerusalemme, vi scongiuro non destate e non svegliate l’amore mio, finché cosí le piace.

Or vi esorto, fratelli, per il Signor nostro Gesú Cristo e per l’amore dello Spirito, a combattere con me presso Dio per me nelle vostre preghiere,

Fratelli, se uno è sorpreso in qualche fallo, voi che siete spirituali, rialzatelo con spirito di mansuetudine. Ma bada bene a te stesso, affinché non sii tentato anche tu.

Portate i pesi gli uni degli altri, e così adempirete la legge di Cristo.

Confessate i vostri falli gli uni agli altri e pregate gli uni per gli altri, affinché siate guariti; molto può la preghiera del giusto, fatta con efficacia.

Al maestro del coro. Poema dei figli di Kore. Come la cerva anela ai rivi delle acque, cosí l’anima mia anela a te o DIO.

Le mie lacrime sono divenute il mio cibo giorno e notte, mentre mi dicono del continuo: »Dov’è il tuo DIO?«.

Salmo di Davide, quando era nel deserto di Giuda. O DIO tu sei il mio DIO, io ti cerco al mattino; l’anima mia è assetata di te a te anela la mia carne in terra arida e riarsa, senz’acqua.

Poiché la tua benignità vale piú della vita, le mie labbra ti loderanno.

Al maestro del coro. Per Jeduthun. Salmo di Asaf. La mia voce si eleva a DIO e grido; la mia voce si eleva a DIO ed egli mi darà ascolto.

Mi ricordo di DIO e gemo; mi lamento e il mio spirito viene meno. (Sela)

La mia anima si strugge per l’ardente desiderio della tua salvezza; io spero nella tua parola.

Anche se son diventato come un otre esposto al fumo, non ho dimenticato i tuoi statuti.