O sposa mia, le tue labbra stillano come un favo di miele, miele e latte sono sotto la tua lingua, e la fragranza delle tue vesti è come la fragranza del Libano.

Le sue guance sono come un’aiuola di balsamo, come aiuole di erbe aromatiche; le sue labbra sono gigli, che stillano mirra liquida.

La sua bocca è la dolcezza stessa, sí, egli è attraente in tutto. Questo è il mio diletto, questo è il mio amico, o figlie di Gerusalemme.

e i baci della tua bocca come un vino squisito, che scende dolcemente per il mio diletto, sfiorando delicatamente le labbra di chi dorme.

La bocca del giusto proferisce sapienza e la sua lingua parla di giustizia.

Tu sei piú bello di tutti i figli degli uomini; le tue labbra sono ripiene di grazia perciò DIO ti ha benedetto in eterno.

Con le mie labbra ho enumerato tutti i decreti della tua bocca.

La sapienza si trova sulle labbra di chi ha intendimento, ma il bastone è per il dorso a di chi è privo di intendimento.

La lingua del giusto è argento scelto, ma il cuore degli empi vale poco.

Le labbra del giusto nutrono molti, ma gli stolti muoiono per mancanza di senno.

Il saggio di cuore sarà chiamato prudente, e la dolcezza delle labbra aumenta il sapere.

Il cuore del saggio rende assennata la sua bocca, e aumenta il sapere delle sue labbra.

L’uomo buono dal buon tesoro del cuore trae cose buone; ma l’uomo malvagio dal suo malvagio tesoro trae cose malvagie.

E tutti gli rendevano testimonianza e si meravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca, e dicevano: »Non è costui il figlio di Giuseppe?«.

Ora tutte le cose sono da Dio, che ci ha riconciliati a sé per mezzo di Gesú Cristo e ha dato a noi il ministero della riconciliazione,

Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro, e noi vi esortiamo per amore di Cristo: Siate riconciliati con Dio.

Nessuna parola malvagia esca dalla vostra bocca, ma se ne avete una buona per l’edificazione, secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a quelli che ascoltano.

La parola di Cristo abiti in voi copiosamente, in ogni sapienza, istruendovi ed esortandovi gli uni gli altri con salmi, inni e cantici spirituali, cantando con grazia nei vostri cuori al Signore.

E qualunque cosa facciate, in parola o in opera, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesú, rendendo grazie a Dio Padre per mezzo di lui.

Il vostro parlare sia sempre con grazia, condito con sale, per sapere come vi conviene rispondere a ciascuno.

Il sacerdote ordinerà di prendere per colui che dev’essere purificato due uccelli vivi e puri, del legno di cedro, dello scarlatto e dell’issopo.

Poi prenderà l’uccello vivo il legno di cedro, lo scarlatto e l’issopo e li immergerà, con l’uccello vivo nel sangue dell’uccello sgozzato sull’acqua corrente.

Poi, per purificare la casa, prenderà due uccelli, legno di cedro, scarlatto e issopo;

e prenderà il legno di cedro, l’issopo, lo scarlatto e l’uccello vivo, e li immergerà nel sangue dell’uccello sgozzato e nell’acqua corrente e spruzzerà la casa sette volte.

Su queste cose stenderanno un panno scarlatto e sopra questo una coperta di pelli di tasso, e vi inseriranno le sue stanghe.

Il sacerdote prenderà quindi del legno di cedro, dell’issopo, del panno scarlatto, e li getterà in mezzo al fuoco che consuma la giovenca.

a meno che, quando entreremo nel paese, tu attacchi alla finestra per la quale ci fai scendere questa cordicella di filo scarlatto e raduni in casa presso di te tuo padre, tua madre, i tuoi fratelli e tutta la famiglia di tuo padre.

Apre la sua bocca con sapienza e sulla sua lingua c’è la legge della bontà.

Infatti, quando tutti i comandamenti secondo la legge furono proclamati da Mosè a tutto il popolo, egli, preso il sangue dei vitelli e dei capri, con acqua, lana scarlatta e issopo, asperse il libro stesso e tutto il popolo,

Le tue tempie dietro al tuo velo sono come uno spicchio di melagrana.

io non sono degno di tutte le benignità e di tutta la fedeltà che hai usato col tuo servo, poiché io passai questo Giordano solamente col mio bastone e ora son divenuto due schiere.

e dissi: »O mio DIO, io sono confuso e mi vergogno di alzare la mia faccia a te, o mio DIO, poiché le nostre iniquità si sono moltiplicate fin sopra il nostro capo, e la nostra colpa è giunta fino al cielo.

perché ti ricordi, ti vergogni e non apra piú la tua bocca a motivo della tua confusione quando avrò fatto espiazione per tutto ciò che hai fatto«, dice il Signore, l’Eterno.