Le tue labbra sono come un filo di scarlatto, e la tua bocca è graziosa; le tue tempie dietro al tuo velo sono come uno spicchio di melagrana.

Le sue guance sono come un’aiuola di balsamo, come aiuole di erbe aromatiche; le sue labbra sono gigli, che stillano mirra liquida.

e i baci della tua bocca come un vino squisito, che scende dolcemente per il mio diletto, sfiorando delicatamente le labbra di chi dorme.

Ma io spererò del continuo e ti loderò sempre di piú.

La mia bocca racconterà tutto il giorno la tua giustizia e le tue liberazioni, perché non ne conosco il numero.

Le mie labbra esulteranno quando canterò le tue lodi assieme alla mia anima, che tu hai riscattato.

Anche la mia lingua parlerà tutto il giorno della tua giustizia, perché sono stati svergognati e sono stati confusi quelli che cercavano di farmi del male.

Le parole soavi sono come un favo di miele, dolcezza all’anima e medicina alle ossa.

Prendete con voi delle parole e tornate all’Eterno. Ditegli: »Togli via ogni iniquità e accetta ciò che è buono, e noi ti offriremo i sacrifici delle nostre labbra.

Per mezzo di lui dunque, offriamo del continuo a Dio un sacrificio di lode, cioè il frutto di labbra che confessano il suo nome.

Sono entrato nel mio giardino, o mia sorella, sposa mia, ho colto la mia mirra col mio balsamo; ho mangiato il mio favo col mio miele, ho bevuto il mio vino col mio latte. Amici, mangiate, bevete; sí inebriatevi, o diletti!

Figlio mio, mangia il miele perché è buono; un favo di miele sarà dolce al tuo palato.

Cosí sarà la conoscenza della sapienza per la tua anima. Se la trovi, ci sarà un futuro e la tua speranza non sarà distrutta.

Egli mangerà panna e miele fino a quando sappia rigettare il male e scegliere il bene.

Quanto è piacevole il tuo amore, o mia sorella, sposa mia! Quanto migliore del vino è il tuo amore e la fragranza dei tuoi olii profumati è piú soave di tutti gli aromi!

Ed egli si avvicinò e lo baciò. E Isacco sentì l’odore dei suoi vestiti e lo benedisse dicendo: »ecco, l’odore di mio figlio è come l’odore di un campo, che l’Eterno ha benedetto.

Tutte le tue vesti profumano di mirra, d’aloe, e di cassia; dai palazzi d’avorio gli strumenti a corda ti rallegrano.

Quelli che abitano alla sua ombra ritorneranno, rivivranno come il grano, fioriranno come la vite e saranno celebri come il vino del Libano.