2 Samuel 20:15-22
15
Andarono poi ad assediare Sceba in Abel di Beth-Maakah e costruirono un terrapieno contro la città che si ergeva vicino alle mura; tutta la gente che era con Joab cercava di danneggiare le mura per farle cadere.
16
Allora una donna saggia gridò dalla città: »Ascoltate, ascoltate! Vi prego dite a Joab di avvicinarsi, perché gli voglio parlare!«.
17
Quando le si fu avvicinato, la donna gli chiese: »Sei tu Joab?«. Egli rispose, »Sono io«. Allora ella gli disse: »Ascolta le parole della tua serva«. Egli rispose: »Ascolto«.
18
Ella riprese: »Una volta solevano dire: »Chiederanno consiglio ad Abel, perché cosí il problema era risolto.
19
Siamo una delle città piú pacifiche e più fedeli in Israele; e tu cerchi di far perire una città che è una madre in Israele. Perché vuoi distruggere l’eredità dell’Eterno?«.
20
Joab rispose: »Lungi, lungi da me l’idea di distruggere e di devastare.
21
Le cose non stanno cosí, ma un uomo della contrada montuosa di Efraim, di nome Sceba, figlio di Bikri ha alzato la mano contro il re, contro Davide. Consegnatemi lui solo e io mi allontanerò dalla città«. La donna disse a Joab: »Ecco, la sua testa ti sarà gettata dalle mura«.
22
Allora la donna, con la sua saggezza si rivolse a tutto il popolo; e quelli tagliarono la testa a Sceba, figlio di Bikri, e la gettarono a Joab. Questi fece suonare la tromba e tutti si allontanarono dalla città, e ognuno andò alla propria tenda. Joab tornò quindi a Gerusalemme presso il re.
2 Rois 6:24-33
24
Dopo queste cose avvenne che Ben-Hadad, re di Siria, radunò tutto il suo esercito e salí contro Samaria per stringerla d’assedio.
25
Or ci fu una grande carestia in Samaria; e i Siri la tennero assediata a tal punto che una testa d’asino era venduta per ottanta sicli d’argento e il quarto di un kab di sterco di colombi per cinque sicli d’argento.
26
Mentre il re d’Israele passava sulle mura, una donna gli gridò e disse: »Aiuto, o re, mio signore!«.
27
Egli le rispose: »Se non ti aiuta l’Eterno, dove posso io trovare aiuto per te? Forse con i prodotti dell’aia o del torchio?«.
28
Poi il re aggiunse: »Che cos’hai?« Ella rispose: »Questa donna mi ha detto »Dammi tuo figlio perché lo mangiamo oggi; mio figlio lo mangeremo domani«.
29
Cosí abbiamo fatto cuocere mio figlio e l’abbiamo mangiato. Il giorno seguente io le ho detto: »Dammi tuo figlio perché lo mangiamo«. Ma essa ha nascosto suo figlio«.
30
Quando il re udí le parole della donna, si stracciò le vesti. Mentre passava sulle mura, il popolo guardò, ed ecco sotto egli portava un cilicio sulla carne.
31
Allora il re disse: »DIO mi faccia questo e anche peggio, se oggi la testa di Eliseo, figlio di Shafat, resterà ancora sulle sue spalle!«.
32
Or Eliseo se ne stava seduto in casa sua, e con lui sedevano gli anziani. Il re mandò davanti a sé un uomo, prima però che il messaggero giungesse da lui egli disse agli anziani: »Vedete che questo figlio di un assassino ha mandato qualcuno a tagliarmi la testa? Fate attenzione, quando il messaggero arriva, chiudete la porta e tenetelo fermo alla porta. Non si sente forse dietro di lui il rumore dei passi del suo signore?«.
33
Mentre egli stava ancora parlando con loro, ecco scendere da lui il messaggero. Il re allora disse: »Ecco questa calamità viene dall’Eterno; cosa potrei ancora io sperare dall’Eterno?«.
2 Rois 7:1-20
1
Allora Eliseo disse: »Ascoltate la parola dell’Eterno! Cosí dice l’Eterno: »Domani, a quest’ora, alla porta di Samaria una misura di fior di farina costerà un siclo e due misure di orzo costeranno pure un siclo««.
2
Ma il capitano, sul cui braccio il re si appoggiava, rispose all’uomo di DIO: »Ecco, anche se l’Eterno facesse delle finestre in cielo, avverrà mai una cosa del genere?«. Eliseo rispose: »Ebbene, lo vedrai con i tuoi, stessi occhi, ma non ne mangerai«.
3
Or c’erano quattro lebbrosi all’ingresso della porta, i quali dissero tra di loro »Perché stiamo seduti qui aspettando di morire?
4
Se diciamo: »Entriamo in città«, in città c’è la fame e vi moriremo; se restiamo qui, moriremo ugualmente. Or dunque venite, andiamo a presentarci nell’accampamento dei Siri; se ci lasceranno vivere, vivremo; se ci daranno la morte, moriremo«.
5
Al crepuscolo si alzarono per andare all’accampamento dei Siri; come giunsero all’estremità dell’accampamento dei Siri ecco che non c’era nessuno.
6
Il Signore infatti aveva fatto udire all’esercito dei Siri un rumore di carri e un rumore di cavalli, il rumore di un grande esercito, ed essi si erano detti l’un l’altro: »Ecco, il re d’Israele ha assoldato contro di noi i re degli Hittei e i re degli Egiziani per assalirci«.
7
Perciò essi, al crepuscolo, si erano levati ed erano fuggiti abbandonando le loro tende, i loro cavalli e i loro asini, l’intero accampamento cosí com’era erano cosí fuggiti per salvare la loro vita.
8
Giunti all’estremità dell’accampamento, quei lebbrosi entrarono in una tenda, e mangiarono e bevvero; poi portarono via argento, oro e vesti e andarono a nasconderli. Quindi ritornarono e entrarono in un’altra tenda; anche di là portarono via varie cose e andarono a nasconderle.
9
Ma poi dissero fra di loro: »Non facciamo bene cosí; questo è un giorno di buone novelle, ma noi ce ne stiamo zitti. Se aspettiamo fino alla luce del mattino ci potrebbe venire addosso un castigo. Perciò ora sbrighiamoci e andiamo ad informare la casa del re«.
10
Cosí andarono e chiamarono i guardiani della città, e li informarono della cosa, dicendo: »Siamo andati all’accampamento dei Siri, ed ecco non c’era nessuno né si sentiva voce d’uomo; ma c’erano soltanto i cavalli e gli asini legati e le tende intatte«.
11
Allora i guardiani chiamarono e fecero giungere la notizia all’interno della casa del re.
12
Cosí il re si levò di notte e disse ai suoi servi: »Vi dirò io quel che ci hanno fatto i Siri. Sapendo che noi siamo affamati sono usciti dall’accampamento per nascondersi nella campagna, dicendo: »Come usciranno dalla città, li prenderemo vivi e poi entreremo nella città««
13
Uno dei suoi servi gli rispose: »Ti prego, lascia che alcuni uomini prendano cinque dei cavalli che ancora rimangono in città. Ecco, essi saranno al massimo come tutta la moltitudine d’Israele che è rimasta in città, oppure saranno come la moltitudine d’Israele che è già perita, e mandiamoli a vedere«.
14
Presero dunque due carri con i loro cavalli e il re li mandò in traccia dell’esercito dei Siri, dicendo: »Andate e vedete«.
15
Cosí essi andarono dietro a loro fino al Giordano; ed ecco, tutta la strada era cosparsa di vesti e di armi che i Siri avevano gettato via nella loro fuga precipitosa. I messaggeri quindi tornarono e riferirono la cosa al re.
16
Allora il popolo uscí fuori e saccheggiò l’accampamento dei Siri; una misura di fior di farina costava un siclo, e due misure d’orzo costavano pure un siclo, secondo la parola dell’Eterno.
17
Il re aveva messo a guardia della porta il capitano al cui braccio egli si appoggiava; ma il popolo lo calpestò presso la porta, ed egli morí, come aveva detto l’uomo di Dio, quando parlò al re che era sceso a trovarlo.
18
Cosí avvenne come aveva parlato l’uomo di DIO al re, dicendo: »Domani a quest’ora, alla porta di Samaria due misure di orzo costeranno un siclo e una misura di fior di farina costerà pure un siclo«.
19
ll capitano aveva quindi risposto all’uomo di DIO e gli aveva detto: »Ecco, anche se l’Eterno facesse delle finestre in cielo, avverrà mai una cosa del genere?«. Eliseo gli aveva allora risposto: »Ebbene, lo vedrai con i tuoi stessi occhi, ma non ne mangerai«.
20
Gli capitò proprio questo: il popolo lo calpestò presso la porta ed egli morí.