Quello che è stato è quel che sarà; quello che è stato fatto è quel che si farà; non c’è nulla di nuovo sotto il sole.

Non rimane alcun ricordo delle cose passate, e cosí non rimarrà alcun ricordo delle cose che accadranno tra coloro che verranno in seguito.

Ciò che è, è già stato prima, e ciò che sarà è già stato, e DIO investiga ciò che è passato.

Allora l’Eterno DIO chiamò l’uomo e gli disse: »Dove sei?«.

Poi disse ad Adamo: »Poiché hai dato ascolto alla voce di tua moglie e hai mangiato dell’albero circa il quale io ti avevo comandato dicendo: »Non ne mangiare«, il suolo sarà maledetto per causa tua; ne mangerai il frutto con fatica tutti i giorni della tua vita.

mangerai il pane col sudore del tuo volto, finché tu ritorni alla terra perché da essa fosti tratto; poiché tu sei polvere, e in polvere ritornerai«.

»L’uomo nato da donna vive pochi giorni ed è pieno di inquietudini.

Sopra un tale essere tu tieni gli occhi aperti, e mi fai comparire in giudizio con te.

Sí, l’uomo va attorno come un’ombra sí, invano si affaticano tutti e accumulano beni senza sapere chi li raccoglierà!

Io ho detto: »Voi siete dèi, siete tutti figli dell’Altissimo.

Tuttavia voi morrete come gli altri uomini, e cadrete come ogni altro potente«.

I giorni dell’uomo sono come l’erba; egli fiorisce come il fiore del campo;

Se uno volesse disputare con lui, non potrebbe rispondergli una volta su mille.

Dio è saggio di cuore e potente per la forza; chi mai si è indurito contro di lui e ha prosperato?

Egli infatti non è un uomo come me, a cui possa rispondere e che possiamo comparire in giudizio assieme.

Perché contendi con lui, dato che egli non rende conto di alcuno dei suoi atti?

»Colui che contende con l’Onnipotente, vuole forse correggerlo? Colui che rimprovera Dio, risponda a questo«.

Guai a chi contende con chi l’ha formato, un frammento di vasi di terra con altri frammenti di vasi di terra. Dirà l’argilla a chi la forma: »Che fai?«, o dirà la tua opera: »Non ha mani?«.

Guai a chi dice al padre: »Che cosa generi?«, e a sua madre: »Che cosa partorisci?«.

Ecco, egli salirà come un leone dal rigonfiamento del Giordano contro la forte dimora; io lo farò improvvisamente fuggire di là e stabilirò su di esso colui che ho scelto. Chi infatti è come me? Chi mi citerà in giudizio? Chi è dunque il pastore che può tenermi fronte?

Tu mi dirai dunque: »Perché trova ancora egli da ridire? Chi può infatti resistere alla sua volontà?«.

Piuttosto chi sei tu, o uomo, che disputi con Dio? La cosa formata dirà a colui che la formò: »Perché mi hai fatto cosí?«.