Il vento soffia dove vuole e tu ne odi il suono, ma non sai da dove viene né dove va, cosí è per chiunque è nato dallo Spirito«.

Io ti celebrerò, perché sono stato fatto in modo stupendo; le tue opere, sono meravigliose, e io lo so molto bene.

Le mie ossa non ti erano nascoste quando fui formato in segreto e intessuto nelle profondità della terra.

Una cosa che è tanto lontana e tanto profonda, chi la può trovare?

allora ho visto tutta l’opera di DIO, che l’uomo non può arrivare a scoprire tutto ciò che si fa sotto il sole perché, anche se l’uomo si affatica a cercare, non riesce a scoprirlo; e anche se il saggio dice di sapere, non è in grado di scoprirlo.

a lui, che fa cose grandi e imperscrutabili meraviglie senza numero,

I morti tremano sotto le acque e cosí pure i loro abitanti.

Egli distende il settentrione sul vuoto e tiene sospesa la terra sul nulla.

Copre la vista del suo trono, stendendovi sopra le sue nuvole.

Le colonne del cielo tremano e si stupiscono alla sua minaccia.

Con il suo Spirito ha abbellito i cieli, la sua mano ha trafitto il serpente tortuoso.

Ricordati di magnificare le sue opere, che gli uomini hanno cantato;

Sí, Dio è grande, ma noi non lo conosciamo, e il numero dei suoi anni è imperscrutabile.

che le nubi riversano e lasciano cadere sull’uomo in gran quantità.

Ecco, egli spande intorno a sé la sua luce e copre le profondità del mare.

Si copre le mani con i fulmini e comanda loro di colpire il bersaglio.

L’Onnipotente noi non lo possiamo raggiungere. Egli è sublime in potenza, in rettitudine e nella sua grande giustizia; egli non opprime alcuno.

Dov’eri tu quando io gettavo le fondamenta della terra? Dillo, se hai tanta intelligenza.

Dove sono fissate le sue fondamenta, o chi pose la sua pietra angolare,

Chi racchiuse con porte il mare quando proruppe uscendo dal grembo materno,

Quando gli tracciai un limite e gli misi sbarre e porte,

Da quando vivi hai mai comandato al mattino o insegnato all’aurora il suo posto,

Si trasforma come creta sotto il sigillo, e spicca come un vestito.

Sei forse giunto fino alle sorgenti del mare o sei mai andato in cerca delle profondità dell’abisso?

Hai tu fatto caso all’ampiezza della terra? Dillo, se sai tutto questo!

perché tu le possa condurre al loro posto, e possa conoscere i sentieri che portano alla loro casa?

Sei mai entrato nei depositi della neve, o hai forse visto i depositi della grandine

Per quali vie si diffonde la luce o propaga il vento orientale sulla terra

per far piovere su una terra disabitata, su un deserto, dove non c’è alcun uomo,

La pioggia ha forse un padre? O chi genera le gocce della rugiada?

Le acque si induriscono come pietra e la superficie dell’abisso si congela.

Fai tu apparire le costellazioni a suo tempo, o guidare l’Orsa maggiore con i suoi piccoli?

Puoi tu far giungere la tua voce fino alle nubi affinché abbondanza di pioggia ti ricopra?

Chi ha messo nella mente la sapienza o chi ha dato intendimento al cuore?

quando la polvere si fonde in una massa e le zolle si attaccano insieme?

quando si accovacciano nelle loro tane o stanno in agguato nei loro nascondigli?

Conosci tu il tempo in cui partoriscono le capre delle rocce o hai forse osservato il parto delle cerve?

Si accovacciano e danno alla luce i loro piccoli, mettendo cosí fine alle loro doglie.

Chi lascia andar libero l’onàgro, chi ha sciolto i legami all’asino selvatico,

Egli disprezza il frastuono della città e non ode grida di alcun padrone.

Il bufalo è forse disposto a servirti o a passare la notte presso la tua mangiatoia?

Ti fiderai di lui, perché la sua forza è grande, o lascerai a lui il tuo lavoro

Le ali dello struzzo sbattono festosamente, ma non sono certo le ali e le piume della cicogna.

dimenticando che un piede può schiacciarle o una bestia dei campi calpestarle.

perché Dio la privato di sapienza e non gli ha impartito intelligenza.

Sei tu che hai dato al cavallo la forza e che hai rivestito il suo collo con una fremente criniera?

Scalpita nella valle rallegrandosi nella sua forza; e si slancia in mezzo alla mischia di armi.

Su di lui risuona la faretra, la folgorante lancia e il giavellotto.

Al primo squillo di tromba dice: »Aha!« e fiuta da lontano la battaglia, la voce tonante dei capitani e il grido di guerra.

E’ al tuo comando che l’aquila si leva in alto e fa il suo nido nei luoghi elevati

Da lassú spia la preda e i suoi occhi scrutano lontano.

O Eterno, DIO mio, molte sono le meraviglie che hai fatto, e nessuno può enumerare le cose che hai ideato per noi. Se dovessi proclamarle e raccontarle, sarebbero troppe per elencarle.

Quanto sono grandi le tue opere, O Eterno, come sono profondi i tuoi pensieri!

Quanto numerose sono le tue opere, o Eterno! Tu le hai fatte tutte con sapienza; la terra è piena delle tue ricchezze.

Non lo sai forse, non l’hai udito? Il DIO di eternità, l’Eterno, il creatore dei confini della terra, non si affatica e non si stanca, la sua intelligenza è imperscrutabile.

O profondità di ricchezze, di sapienza e di conoscenza di Dio! Quanto imperscrutabili sono i suoi giudizi e inesplorabili le sue vie!